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Siti industriali di Crotone contaminati, Edison nega

La società francese chiamata in causa dalla Provincia per le aree ex Fostotec, ex Agricoltura, Farina Trappeto ed ex Sasol

«L’operato della Provincia è illegittimo». La società Edison non ci sta ad essere tacciata dall’ente intermedio come la prima «responsabile dell’inquinamento» dei quattro siti industriali dismessi: Ex Fosfotec, ex Agricoltura, ex discarica di Farina Trappeto ed ex Sasol-Kroton Gres 2000.
Per questo, l’azienda controllata da un gruppo francese s’è rivolta al Tar di Catanzaro per chiedere l’annullamento delle quattro comunicazioni di avvio del procedimento amministrativo, datate 21 febbraio scorso, con le quali Edison viene indicata dalla Provincia come corresponsabile (insieme ad Eni Rewind in minima parte) della contaminazione delle aree ricomprese nel Sito di interesse nazionale (e per le quali sono in corso iter progettuali di bonifica). In questo modo sulla società ricadrebbe l’obbligo di effettuare gli «interventi di messa in sicurezza, bonifica e ripristino ambientale delle acque di falda e suoli».
«Laddove – si legge nel ricorso di Edison – l’atto fosse interpretabile quale atto di individuazione della società come responsabile dell’inquinamento, anticipando così gli eventuali contenuti del provvedimento conclusivo, sarebbe immediatamente lesivo» per l’azienda. La società d’oltralpe sottolinea pure che ha deciso di interpellare i giudici amministrativi «per mera prudenza» in quanto «l’ordinamento considera la comunicazione di avvio del procedimento un atto endoprocedimentale privo di efficacia lesiva».

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