Il crollo di una parte del costone dello scoglio di Santa Maria dell’Isola ha acceso i riflettori sul pericolo che corre l’intera isoletta che rappresenta uno dei simboli paesaggistici della località turistica. L’obiettivo è la tutela dell’intera rupe, ed oltre all’amministrazione comunale che ha già presentato in Regione due relazioni sugli interventi da realizzare (immediata messa in sicurezza e consolidamento), da diversi parti si levano timori e auspici affinchè venga scongiurato il rischio.
Domenica, ad un mese dal crollo, di questo s’è parlato su iniziativa del consigliere comunale di minoranza Antonio Piserà, il quale ha organizzato un convegno per rappresentare lo stato dell’opera, guardando alla sua preservazione. In cattedra è salito un esperto, il docente universitario Fabio Ietto. L’esperto ha illustrato l’importanza dell’isola dal punto di vista geologico e naturalistico; d’altronde è un patrimonio naturale di inestimabile valore. Ietto, professore associato di geologia applicata all'Unical, le cui tematiche di ricerca sono incentrate sulla stabilità dei versanti e sull'erosione costiera, ha così illustrato le sue caratteristiche, anche in considerazione degli studi eseguiti, fornendo altresì importanti indicazioni sulle possibili soluzioni da adottare per preservare la struttura.
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