La gara è andata deserta. Nel giorno che avrebbe dovuto imprimere una svolta ai lavori per il rifacimento del terreno di gioco del “Ceravolo”, il Comune ha dovuto mettere in conto un nulla di fatto che rischia di complicare notevolmente le cose: nessuna delle cinque imprese specializzate interpellate nella procedura negoziata bandita lo scorso 28 aprile ha presentato una proposta. Di conseguenza, in questo momento, gli interventi non possono essere affidati, la palla torna di nuovo al centro, il tempo continua a scorrere e ogni giorno che passa senza che si individui una via d’uscita è un giorno perso.
L’obiettivo è ampiamente conosciuto: rifare il manto erboso e il sistema drenante dello stadio prima che cominci il campionato di Serie B. Il via del torneo è fissato per il 19 agosto, il Catanzaro chiederà di disputare la prima partita in trasferta, quindi il “Ceravolo” dovrebbe essere pronto per la settimana successiva, il 26 agosto. Poco più di tre mesi e mezzo, in teoria sufficienti a patto di aggiudicare questi lavori – conditio sine qua non per avere l’omologazione dell’impianto da parte della Lega B – a breve termine: tecnicamente, le opere da eseguire sul campo hanno bisogno di undici settimane per essere completate. Tre mesi circa, al netto di imprevisti vari, per cui non si può più tergiversare se non si vogliono costringere il Catanzaro e i suoi tifosi a emigrare in campo neutro (Salerno o Lecce) per qualche partita.
La comunicazione della gara andata deserta l’ha ufficializzata Palazzo De Nobili nel tardo pomeriggio di ieri, qualche ora dopo che era stato aggiornato il link sul portale dedicato dell’amministrazione. «Gli uffici – è stato fatto sapere – già nella giornata di domani (oggi, ndr) procederanno a rieditare la gara in termini brevi, ancora compatibili con l’urgenza dei lavori in vista dell’inizio del prossimo campionato».
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