Comune di Crotone e ministero della Cultura hanno rinnovato l'accordo per la gestione del Castello di Carlo V in attesa di stabilire nuovi indirizzi e ulteriori modalità di fruizione dello stesso. Il protocollo d'intesa - che non a caso ha la durata di un solo anno - si pone in continuità con l’atto di collaborazione datato 21 agosto 2012 al fine di «consentire - recitano le cinque pagine della convenzione - il completamento dei lavori di restauro, consolidamento, bonifica ed avviare, contestualmente, una condivisa pianificazione di sviluppo strategico del bene monumentale» che è di proprietà del Demanio dello Stato e che oggi domani è protagonista delle Giornate nazionale dei castelli che prevedono tra le altre cose anche visite guidate gratuite. Il documento – che è stato sottoscritto dall'amministrazione guidata dal sindaco Vincenzo Voce, dalla Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Crotone e Catanzaro e dalla Direzione regionale musei Calabria – nello specifico fa riferimento ad «importanti investimenti».
Tra questi figurano: il maxi progetto archeologico e di riqualificazione urbana Antica Kroton che comprende il «consolidamento, restauro e valorizzazione» del Bastione Santa Caterina; poi c'è «l'Intervento di recupero e ristrutturazione del Bastione San Giacomo»; e infine, la «bonifica e la messa in sicurezza delle aree contaminate» dal Tenorm (il cui rinvenimento nel 2018 determinò la chiusura delle fortezza per quattro anni e solo la scorsa estate è stata parzialmente riaperta al pubblico). Inoltre, come recita il protocollo, la proroga dell’intesa «si giustifica anche in considerazione della necessità di possibili modifiche dell’organizzazione interna del ministero della Cultura».
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