Catanzaro, minacce all'assegnatario e occupazione di una casa popolare: un arresto. Poliziotti aggrediti
Volevano ad ogni costo l’immobile popolare occupato da un’altra persona e per questo avevano messo in atto atti persecutori ed estorsioni. Come se non bastasse, quando sono scattati gli arresti della Polizia di Stato hanno reagito con una violenta aggressione che ha costretto tre poliziotti a ricorrere alle cure ospedaliere. E’ accaduto a Catanzaro dove due persone sono state arrestate dalla Digos al termine di una indagine nata dopo una denuncia da parte di un assegnatario di un immobile di edilizia popolare nella zona sud del capoluogo. Agli inquirenti l’uomo ha riferito di subire da parte dei due, da oltre due anni, costanti minacce, molestie, danneggiamenti e vessazioni di vario tipo finalizzate a costringerlo ad abbandonare l’immobile per poi occuparlo abusivamente, come avvenuto. Nel corso delle indagini è emerso che il tentativo di occupazione abusiva è stata portata avanti dagli indagati anche nei confronti di un altro abitante dello stesso stabile. Il Giudice per le indagini preliminari ha riconosciuto al gravità indiziaria per il reato di atti persecutori e di estorsione consumata ai danni del denunciante nonchè per una ulteriore fattispecie estorsiva, nella forma tentata, ai danni dell’ulteriore occupante dello stabile, ed ha conseguentemente disposto nei loro confronti l’applicazione rispettivamente della custodia in carcere e del divieto di dimora nel Comune di Catanzaro, nonchè il sequestro preventivo dell’immobile illecitamente occupato.
Fsp, serve censimento immobili
«Occorre attuare un censimento chiaro sugli immobili dei quartieri a Sud di Catanzaro, dove le occupazioni abusive costituiscono un grave segnale di illegalità, in cui lo Stato ha perso il suo potere». Lo afferma il segretario nazionale del Sindacato Fsp Polizia di Stato, Giuseppe Brugnano, a poche ore dall’operazione che ha evidenziato estorsioni e violenze per l’occupazione degli immobili popolari, con l’aggressione dei poliziotti al momento degli arresti. «Solo la grande professionalità del personale della Digos - ha aggiunto Brugnano - ha consentito che l’operazione non si trasformasse in uno pericoloso scontro tra criminali e forze dell’ordine, a conferma della necessità di attuare un progetto concreto di ripristino della legalità. Ed allora, ciò che non è più rinviabile è un’azione concreta di Comune, Aterp e forze di polizia che possano chiarire chi abita negli immobili, a che titolo, con quali forniture di servizi si procede e a che titolo». Secondo Brugnano si tratta di «un piano di riconquista del territorio, perchè l’occupazione abusiva rappresenta un dramma concreto in questi quartieri: da un lato la violazione dei diritti e delle regole, dall’altro il segnale di prepotenza con cui esponenti della criminalità organizzata fanno prevalere la propria legge. Tutto questo non può più essere accettabile, lo Stato deve reagire con tutte le sue articolazioni».
Solidarietà del sindaco ai poliziotti aggrediti in via Teano
Il sindaco Nicola Fiorita ha espresso la sua solidarietà nei confronti degli agenti di polizia aggrediti stamani in via Teano. “Nel ringraziarli per l’adempimento scrupoloso del loro dovere e per l’impegno con cui quotidianamente la polizia tutta si adopera per garantire la sicurezza nelle zone più difficili della città – ha detto Fiorita – non posso che ribadire quanto affermiamo sin dal nostro insediamento e cioè che non possono e non devono esistere a Catanzaro zone franche o fortini inespugnabili. Da parte nostra, continueremo non solo a dare sostegno e piena solidarietà alle forze dell’ordine ma continueremo a fornire ogni forma di collaborazione fattiva affinché tutti comprendano che non ci può essere alternativa al rispetto delle regole di convivenza civile. Faremo tutto il possibile affinché le persone perbene che vivono in quei quartieri non debbano sentirsi vittime loro malgrado di un pugno di delinquenti che nulla ha a che fare con una città che ha ben altra storia e verso i quali l’azione di contrasto non conoscerà sosta”.
Unarma, "Silenzio politica assordante"
«Esprimiamo la nostra totale vicinanza e solidarietà ai colleghi della Polizia di Stato, nello specifico della Digos, rimasti feriti durante l’ennesima operazione nel contrasto alla criminalità in uno dei quartieri a sud di Catanzaro, come l’Aranceto, ove, purtroppo, la criminalità fa sentire la sua barbara presenza». Lo sostiene Fabio Riccio, segretario generale regionale del Sindacato dei Carabinieri Unarma, nel commentare l’aggressione subita dai poliziotti della Digos questa mattina a Catanzaro. «La cosa che ci rammarica, in modo decisamente forte, continua Riccio è che innanzi al ripetersi di episodi del genere, come l’aggressione alle Forze di Polizia, la politica in generale, oltre al classico comunicato quasi di rito, sembrerebbe essere disinteressata ad affrontare con concretezza, serietà e, dovuta, determinazione una problematica di così vaste proporzioni come quella della vivibilità in quei quartieri della città di Catanzaro come Aranceto, viale Isonzo e così via. Riteniamo, quali servitori dello Stato in divisa, che ogni articolazione dello Stato, rappresentato da ogni espressione istituzionale, dovrebbe, in qualche modo, indignarsi per quanto avviene, quasi quotidianamente, sulle nostre spalle ed avere quel sussulto di «senso di appartenenza allo Stato» per cercare con ogni forza di cambiare le sorti di questa terra, la nostra terra». «Invece, ahinoi, continua il Segretario di Unarma Calabria un silenzio, quasi assordante, da parte della politica. Un silenzio caratterizzato con il disinteresse nel supporto dell’azione di Forze di Polizia e Magistratura, uniche «icone» in campo nella lotta all’antistato, un silenzio che porta ad un ingigantirsi del fenomeno criminale e nel disagio dei cittadini tutti che vorrebbero, invece, che noi facessimo miracoli. Sosteniamo con forza conclude Riccio la proposta giunta, a ridosso di questa ennesima aggressione nei confronti dei colleghi della Polizia di Stato, del Segretario Nazionale del Sindacato Fsp Polizia di Stato, Giuseppe Brugnano, di azionare un tavolo permanente occorrente a monitorare un censimento attuale degli immobili popolari, necessario per attuare un progetto concreto di ripristino della legalità in quei quartieri. Non è possibile che la politica tutta dica che tali azioni sono state fatte anni addietro e poi tutto nel dimenticatoio, serve il massimo sforzo da parte di tutti giorno dopo giorno».