«Il decreto legge proposto dal ministro Salvini, con un progetto vecchio 12 anni, è pura propaganda: un’opera che potrebbe arrivare a 15 miliardi di euro di costi senza che ci sia un euro stanziato a bilancio. Nel frattempo il governo sta portando avanti l’autonomia differenziata che allargherà ulteriormente le disuguaglianze, tagliando del 20% le risorse per il reddito di cittadinanza penalizzando chi sta peggio, sprecando tempo preziosissimo sul Pnrr con il pericolo di perdere soldi e credibilità in Europa. Questa è la politica che denunciamo e che stiamo contrastando, mettendo in campo tutto l’impegno per bloccare l’iter avviato». Le parole del sen. Antonio Misiani, componente la segreteria nazionale con delega a economia, finanze, imprese e infrastrutture sintetizzano e fotografano le sfumature dello strutturato dibattito incentrato sul “Decreto Ponte”, cuore dell’assemblea regionale del PD, tenuta proprio a Villa San Giovanni, sponda calabrese dell’opera. Una serie di interventi e riflessioni, che ha visto anche il sindaco Giusy Caminiti sottolineare quanto in più occasioni ribadito e rimarcare il sentiment di una città che, in questa delicata fase, «sta soffrendo un momento di forte dubbio su quelle che saranno le proprie sorti». Una sessione di lavoro che ha inteso analizzare la condizione delle infrastrutture nelle due regioni e il modus operandi del Governo. «Non c’è un progetto complessivo per il Mezzogiorno, per la Calabria, per la Sicilia», e, riguardo al Ponte, «il progetto che presenta il decreto Salvini è tecnicamente irrealizzabile e lo contestiamo punto su punto. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Calabria