C’è un nuovo indagato per la morte di Giancarlo Gennarini, l’operaio 58enne deceduto il 5 luglio 2012 nel crollo della grande gru industriale dell’ex stabilimento Pertusola sulla banchina di riva del porto nuovo di Crotone. Dopo l’assoluzione delle cinque persone avvenuta il 25 settembre 2020, il Tribunale di Crotone trasmise gli atti alla Procura per valutare la sussistenza di eventuali responsabilità alla luce di quanto emerse nel corso del dibattimento di primo grado. E in seguito agli ulteriori accertamenti effettuati dai carabinieri, sotto accusa è finito Salvatore Talarico, crotonese di 55 anni, in qualità di progettista dell’opera di demolizione per la “Rocca Maria srl”, la società per la quale lavorava Gennarini, incaricata da Syndial (oggi Eni Rewind) ad abbattere il ponte caricatore. Il tecnico è accusato di omicidio colposo e di violazione delle norme sulla prevenzione degli infortuni sul lavoro, entrambi i reati aggravati dalla violazione delle norme sulla sicurezza sul lavoro. Adesso nei suoi confronti il pubblico ministero Alessandro Rho, il titolare delle indagini, ha chiesto il rinvio a giudizio. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Calabria