Catanzaro, Crotone, Vibo

Domenica 19 Gennaio 2025

Catanzaro, estorsione a De Nisi: la Cassazione annulla la custodia in carcere per Ripepi

La Corte di Cassazione ha annullato, disponendo un nuovo giudizio da parte del Tribunale del riesame, l’ordinanza del Tribunale del riesame di Catanzaro che aveva confermato la custodia cautelare in carcere nei confronti di Paolo Ripepi, imprenditore di Ricadi difeso dall’avvocato Giovanni Vecchio. Ripepi è stato arrestato, nell’ambito del procedimento denominato “Olimpo”, per il reato di tentata estorsione aggravata in danno dell’imprenditore Vincenzo De Nisi, nonché per essere il promotore di un’associazione per delinquere dedita al riciclaggio e alla ricettazione di mezzi agricoli. Tale provvedimento era stato integralmente confermato dal Tribunale del riesame di Catanzaro. Decisione impugnata dalla difesa di Ripepi. In particolare, nel ricorso difensivo redatto dagli avvocati Giovanni Vecchio e Bruno Vallelunga, erano stati censurati diversi aspetti dell’ordinanza del Tribunale del riesame. Tra questi la mancanza di competenza del gip di Catanzaro a conoscere reati che non avevano alcuna connotazione di mafiosità. La Sesta Sezione Penale della Corte di Cassazione ha condiviso i rilievi difensivi annullando l’ordinanza impugnata e disponendo un nuovo giudizio innanzi al Tribunale del riesame di Catanzaro, che sarà tenuto ad adeguarsi ai principi di diritto stabiliti dai Giudici di legittimità. Si tratta della prima decisione della Cassazione scaturita dal procedimento “Olimpo”. Insieme a Ripepi, rispondono della tentata estorsione aggravata in danno dell’imprenditore De Nisi Vincenzo gli indagati Diego Mancuso, Davide Surace, Giuseppe Antonio Accorinti, Costantino Gaudioso e Gianfranco La Torre.

leggi l'articolo completo