Tre nuove assunzioni per dare un po' di ossigeno al sistema di gestione e fruizione dei beni culturali nel Crotonese. La notizia arriva da Gregorio Aversa, direttore del Museo archeologico nazionale di Crotone e del Museo e Parco archeologico nazionale di Capo Colonna, che più volte aveva sottolineato le gravi carenze di personale, ed i salti mortali cui si era costretti per tenere aperte le due strutture di Crotone e Capo Colonna e la fortezza di Le Castella.
«Tre nuove unità sono arrivate – spiega – ed altre ne sono previste, per cui speriamo piano piano di riuscire a recuperare la carenza che abbiamo soprattutto per quanto riguarda le figure deputate alla fruizione ed all'accoglienza. Ruoli importanti – sottolinea – perché sono coloro che devono fisicamente aprire i musei ed accogliere i visitatori. Sono davvero troppo pochi, se pensiamo che abbiamo da gestire due musei, un parco archeologico e la fortezza di Le Castella. Per cui tre unità sono davvero una minima parte, però dal concorso dovranno arrivare altre immissioni in ruolo». Il concorso, appunto. Bandito nel 2019 ed espletato nel 2021, con la graduatoria degli idonei pubblicata a luglio 2022. Alla Calabria sono destinate 64 nuove assunzioni: il numero più alto d'Italia visto che i pensionamenti (cui non è seguito un adeguato turn over) hanno letteralmente decimato il numero degli addetti. Ma tra i 1052 vincitori totali, in 176 hanno rinunciato; e dal ministero della Cultura si fatica ad avviare le attività per la contrattualizzazione dei vincitori. Intanto sono alle porte altri pensionamenti, e così la regolare apertura dei siti archeologici e culturali della regione, che dovrebbe essere potenziata in vista dell'estate, è addirittura a rischio.
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