Finisce a carte bollate il “braccio di ferro” tra Sorical e l’amministrazione comunale guidata dal sindaco, Vincenzo Voce, per il debito che Congesi ha nei confronti della stessa Società risorse idriche calabresi. L’azienda che fa capo alla Regione, bypassando il Consorzio, s’è rivolta ad uno studio legale per chiedere direttamente al Palazzo di piazza della Resistenza il pagamento di 14.151.643,07 euro per la fornitura idrica assicurata nel capoluogo pitagorico tra il terzo trimestre del 2016 e il secondo semestre del 2020 (secondo i dati aggiornati al 4 maggio scorso). Al centro del contenzioso le tariffe praticate dalla partecipata amministrata da Cataldo Calabretta (che in futuro gestirà il ciclo integrato dell'acqua su scala regionale) per l'erogazione dell'acqua che il Consorzio non ha mai riconosciuto. Congesi (il Consorzio che si occupa del ciclo idrico integrato in 14 comuni della provincia) - scrive l’avvocato Davide Perrotta - «nell’opporre le pretese creditorie azionate da Sorical, ha contestato il titolo contrattuale del rapporto, affermando giudizialmente che sussisterebbe esclusivamente un “rapporto di fatto”», sebbene si sia sempre rifiutata «di riconoscere e di pagare i corrispettivi per le prestazioni rese dalla società». E «con tale pretesto – prosegue la missiva - Congesi ha perseverato per anni, rendendosi inadempiente al pagamento di corrispettivi dei servizi resi da Sorical e determinando una esposizione creditoria (in favore della stessa Sorical) superiore - a tutto il 2022 – a 24 milioni di euro». In sostanza, per la Società risorse idriche calabresi la «condotta» di Congesi «si pone in stridente contrasto con il presupposto stesso affermato dal Comune di Crotone, del trasferimento del rapporto originariamente costituito fra Comune e Sorical».