Tre denunce depositate in Procura da parte del sindaco di Nicotera Pino Marasco, la rabbia dei cittadini, una situazione d’emergenza finita tragicamente e altri casi seri risoltisi positivamente più per caso che per altro, non sono stati sufficienti a porre fine alla precarietà del servizio di Guardia medica. A Nicotera come in tutto il Vibonese (ieri ad annunciare la chiusura della postazione per qualche giorno anche il sindaco di San Gregorio). L’unico spiraglio di luce nel buio fitto che avvolge il management aziendale arriva dagli stessi medici del servizio di continuità assistenziale. Riunitisi in assemblea, hanno sottoposto ad attenta analisi l’intera problematica e, a conclusione dei lavori, hanno redatto un documento da sottoporre all’attenzione del commissario straordinario Pino Giuliano. Rigorosamente fuori dal confronto tanto i rappresentanti politici che quelli sindacali. L’obiettivo condiviso sarebbe quello di garantire la massima copertura dei turni. I camici bianchi si soffermano, innanzitutto, sulla necessità di adeguare tutte le sedi adibite ad ambulatorio di continuità assistenziale intervenendo efficacemente sulla loro dotazione farmacologica, strumentale e strutturale. In numerose postazioni, infatti, scarseggerebbero farmaci, strumenti medici, computer, ecc. Tutte carenze delicate cui va ad aggiungersi l’inadeguatezza dei locali che devono accogliere gli utenti e nei quali i medici devono lavorare per dodici ore consecutive. Seconda proposta è quella di attivare dei corsi di aggiornamento professionale periodici per tutti i medici convenzionati al fine di poter uniformare la qualità dell’assistenza sanitaria fornita in tutto il territorio vibonese. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Catanzaro