Su 543 ettari del Sito di interesse nazionale di Crotone da bonificare ben 238 (riferiti sia ai terreni che alla falda), non sono mai stati indagati. Ovvero non sono mai stati sottoposti agli accertamenti per verificare i livelli di inquinamento e contaminazione. È quanto emerge dall'istantanea scattata dal ministero dell'Ambiente che fa il punto sullo stato di avanzamento delle procedure di bonifiche. I dati che ha fornito la Direzione generale uso sostenibile del suolo e delle risorse idriche del Mate riguardano gli iter aggiornati a dicembre 2022. In merito ai suoli da "ripulire", il report parla di progetti di bonifica approvati per 147 ettari. Tra questi figurano la messa in sicurezza delle aree interne a nord della città dove sorgevano gli stabilimenti ex Agricoltura, ex Pertusola ed ex Fosfotec, oltre alla bonifica delle due discariche a mare ex Fosfotec ed ex Pertusola. Poi - si legge nella relazione - ci sono 26 ettari per i quali è stato predisposto un piano di caratterizzazione (mirato a constatare il tipo di inquinamento) approvato e mai eseguito. A seguire, sempre per i terreni, ci sono 37 ettari ritenuti contaminati in quanto presentano un livello di rischio da richiedere interventi di bonifica e di messa in sicurezza; altri 30 ettari che sono potenzialmente contaminati perché vi sono sostanze inquinanti in una soglia tale da giustificare la predisposizione di un piano di caratterizzazione; e infine 65 ettari non contaminati. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Catanzaro