Nuovo punto a favore dell’amministrazione comunale nella vicenda “Cinema Orso”: la prima sezione del Tar Calabria, chiamata a pronunciarsi sull’integrazione al ricorso di Accamedia srl contro l’apposizione del vincolo storico-artistico da parte della Soprintendenza peri Beni archeologici, Belle arti e Paesaggio, ha nuovamente respinto l’istanza cautelare con cui la società acquirente sperava di sospendere gli effetti del provvedimento della Soprintendenza e, a cascata, di quelli consequenziali adottati dal Comune.
Ma andiamo per ordine: a febbraio scorso, circa 45 giorni dopo il decreto di trasferimento del bene da parte del Tribunale a favore di Accamedia, la società aveva presentato ricorso contro la decisione della Soprintendenza, ritenendo che l’immobile non avesse rilevanza storico-artistico-culturale e che l’apposizione del vincolo pregiudicasse la possibilità per l’acquirente di disporre dell’immobile.
Il 16 marzo, poi, la stessa prima sezione del Tar Calabria aveva rigettato l’istanza cautelare sottolineando, attraverso le parole del Consiglio di Stato, come «la valutazione discrezionale circa l’interesse culturale dell’immobile non appare irragionevole» e come «l’avvio della procedura di apposizione del vincolo sull’immobile appare rispettoso della disciplina» sottolineando come la procedura sia stata resa nota «mediante l’affissione sull’albo pretorio del Comune di Catanzaro per sessanta giorni».
Accamedia aveva impugnato quella decisione appellandosi al Consiglio di Stato, ma il ricorso era stato respinto anche in quel caso.
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