Resta aperto il dibattito fra Comune di Lamezia Terme e Asp riguardo la problematica della "sicurezza" all'ospedale "Giovanni Paolo II", a seguito delle segnalazioni di cani randagi che si aggiravano nelle corsie del presidio. Il focus è sul piano del rafforzamento della vigilanza ad entrambi gli ingressi dell'ospedale per assicurare a pazienti e medici maggiore tutela a livello di ordine di sicurezza ma anche sul piano igienico sanitario. Dopo le discussioni ed il rimpallo delle responsabilità fra varie istituzioni, è intervenuto con un sopralluogo il Garante della salute della Regione, Anna Maria Stanganelli. La visita è stata preceduta da un tavolo di lavoro all’interno dello stesso nosocomio con il commissario straordinario dell’ Asp di Catanzaro, generale Antonio Battistini, il direttore sanitario del Presidio, Antonio Gallucci ed altri dirigenti medici per focalizzare l’attenzione sulle questioni ma anche sui tanti punti di forza del presidio. A fine riunione la Garante e il commissario hanno anche incontrato i rappresentanti di alcuni comitati, ascoltando le loro istanze con l’impegno a istituire un tavolo periodico di confronto. La Garante ha poi visitato, accompagnata dal Direttore sanitario Gallucci i reparti del presidio ospedaliero. Il sopralluogo è iniziato dal Cup e dal Pronto Soccorso, e infine è proseguito con la visita dei reparti di Pediatria, guidato dalla dottoressa Mimma Caloiero. Successivamente, assieme all’impresa che sta eseguendo i lavori, è stato effettuato un sopralluogo nei locali dove verrà collocata la Tac adiacente al Pronto Soccorso e proseguendo verso l’esterno della struttura è stata fatta una ricognizione della pista di atterraggio dell’Elisoccorso e degli spazi verdi. A tal proposito la Garante ha rilevato alcune criticità che presto sottoporrà all’attenzione del sindaco di Lamezia Terme, Paolo Mascaro. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Catanzaro