Tra corridoi e uffici dell’Asp di Vibo c’è ancora un’atmosfera sospesa, rarefatta: nessuno ne parla apertamente ma non è certo svanita l’eco dell’inchiesta che ha colpito, ancora una volta, la sanità vibonese. Le risultanze investigative della Procura di Catanzaro sui presunti posti letto covid “gonfiati” hanno portato alla sospensione di colui che era al vertice dell’Azienda vibonese, Giuseppe Giuliano, al cui posto il governatore-commissario Roberto Occhiuto ha nominato, lo stesso giorno in cui è scattata l’interdizione di un anno disposta dal gip, il generale Antonio Battistini. Già da qualche settimana alla guida anche dell’Asp di Catanzaro e, ancor prima, referente sanitario regionale per le grandi emergenze, Battistini ha fatto capolino nella sede dell’Asp vibonese già giovedì e ha incontrato dipendenti, funzionari e dirigenti. Ieri è tornato per sancire ufficialmente l’avvio della sua reggenza dell’Asp vibonese che dovrebbe durare, per quanto disposto dal dca di nomina di Occhiuto alla luce della proroga del “decreto Calabria”, almeno fino a fine anno. Battistini, che certamente non potrà essere a Vibo ogni giorno, dovrà nominare – e probabilmente lo farà a breve – il nuovo direttore sanitario visto che chi ricopriva questa carica, Matteo Galletta, si era dimesso ad aprile per approdare al Policlinico Umberto I di Roma ed è stato poi colpito da interdizione nella stessa recente inchiesta che lo vede coinvolto – assieme a Giuliano – nella qualità di ex dirigente dell’Aou “Mater Domini”. Era stato proprio l’ex commissario a pubblicare un avviso di manifestazione d’interesse per trovare il suo sostituto, dunque ora si dovrà scegliere tra le candidature pervenute quella idonea a ricoprire l’incarico. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Catanzaro