È arrivata l'ora delle discussioni per il processo che si sta tenendo davanti alla Corte d’Assise di Catanzaro a carico di Alfonso Diletto, il 70enne di Cutro che la sera dell’8 marzo 2022 uccise con un colpo di pistola al cuore l’ex moglie Vincenza Ribecco, di 60 anni, nella sua abitazione a San Leonardo di Cutro. Nell'udienza della scorsa settimana, i giudici hanno acquisito tutti gli atti del fascicolo del pubblico ministero di Crotone, Andrea Corvino, bypassando così la fase dell’ascolto dei testimoni. Per questo, già per il 17 ottobre è in programma la requisitoria del pm che sarà chiamato a formulare la richiesta di condanna nei confronti dell'imputato, alla quale faranno seguito gli interventi di parti civili e difesa. L'assassinio, come si ricorderà, si consumò in pochi attimi nel giorno della Festa della donna. Diletto, verso le 18, si presentò davanti alla piccola casa dove viveva la vittima. In mano aveva una pistola “Beretta” calibro 7.65, e attraverso la vetrata della porta d’ingresso fece partire un colpo che raggiunse la donna al petto, per poi darsi alla fuga. A scoprire il corpo senza vita di Ribecco riverso a terra in un lago di sangue nella stanza adibita a soggiorno-cucina, fu il figlio 27enne che allertò subito il 118. Ma giunti sul luogo del delitto intorno alle 18.40, i sanitari non poterono fare altro che constatare il decesso della 60enne. Immediatamente presero piede le indagini dei carabinieri che alle 19.30 rintracciarono Diletto nella sua casa a Cutro. Il killer venne interrogato per ore in caserma, e solamente attorno alle 2 di notte iniziò a confessare l’omicidio dell’ex consorte e per lui scattarono le manette ai polsi. Il 70enne - che deve rispondere di omicidio pluriaggravato, porto abusivo d’arma e ricettazione - secondo gli investigatori avrebbe agito «allo scopo di punire» Ribecco, colpevole «di intrattenere una relazione con un presunto amante». Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Calabria