Ufficialmente era il responsabile del marketing aziendale. In realtà la gestione della società era nella sua mani. Nuovi particolari emergono dall’inchiesta “Fangopoli” messa a segno dalla Procura di Lamezia e dalla Dda di Catanzaro, che nei giorni scorsi ha portato all’esecuzione di 20 misure cautelari per una presunta gestione illecita di rifiuti. Tutto ruota attorno alla società “G&D Ecologica Spa” che, nonostante operasse nel settore della gestione dei rifiuti solo come trasportatore ed intermediazione, nella realtà effettuava un vero e proprio stoccaggio dei fanghi all’interno dei proprio capannoni.
Un traffico illecito di rifiuti che secondo gli inquirenti, coordinati dai pm Chiara Bonfadini e Marica Brucci, sostituti procuratori della Dda di Catanzaro, era gestito dai fratelli Domenico e specialmente Gioacchino Rutigliano, per il tramite delle società “G&D Ecologia” e “Cogei”, entrambe fittiziamente intestate al prestanome Giuseppe Frija, consistente nella realizzazione di una serie di attività continuative organizzate alla cessione, ricezione, trasporto, gestione e intermediazione di ingenti quantitativi di rifiuti.
Nelle carte si legge come il reale dominus della società G&D Ecologica, formalmente riconducibile ad Adriana Panzerella che ne è la titolare e risulta essere rappresentata da Giuseppe Frija (amministratore della società) e Russo direttore tecnico, è Gioacchino Rutigliano il quale, formalmente assunto dalla società quale responsabile di marketing, di fatto per gli inquirenti «assume scelte gestionali e organizzative per l’impresa e si atteggia nei confronti degli altri dipendenti, con un comportamento sovraordinato, certamente non corrispondente a quello proprio di un dipendente, ma di un amministratore della società». Infatti, Adriana Panzarella «non svolge di fatto alcuna mansione all’interno della società, sebbene risultava assunta dalla G&D Ecologica quale dipendente impegnata full time a tempo indeterminato e percepisca regolare stipendio». Allo stesso modo, Frija formalmente amministratore unico della società, di fatto «è destinatario delle scelte aziendali di Rutigliano».
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