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Asp Catanzaro, il piano per ridurre le liste d’attesa “bloccato” nelle pastoie della burocrazia

Previsto un incremento di quasi 2mila ore ma manca l’ok della struttura commissariale

Una delibera dell’Azienda sanitaria provinciale di Catanzaro aspetta il via libera dalla Regione. Riguarda la richiesta di incremento delle ore di specialistica ambulatoriale per l’abbattimento delle liste d’attesa ed è pronta da tre mesi. Tanto, troppo tempo. Firmato dall’allora commissario dell’Asp Vincenzo Spaziante (nel frattempo è subentrato il generale Antonio Battistini), il documento è stato preparato dall’ex direttore sanitario Ilario Lazzaro e fa riferimento ai tre distretti territoriali (Catanzaro, Lamezia Terme e Soverato), ai dipartimenti di Salute mentale, Materno infantile, Prevenzione, alla Casa circondariale di Catanzaro e al presidio ospedaliero di Lamezia Terme. Si tratta di uno strumento mirato a ridurre uno dei cronici problemi della sanità catanzarese: «Una delle principali criticità di questa Azienda che pregiudica l’accessibilità dei cittadini alle prestazioni specialistiche in tempi coerenti con le esigenze cliniche e allo stesso tempo determina mobilità passiva». In termini pratici: le liste d’attesa lunghissime depotenziano tempi e qualità dell’assistenza sanitaria, incidono negativamente sui Lea e sui diritti dei cittadini con il contraltare – ugualmente esiziale per il settore e gli utenti – di aumentare l’emigrazione sanitaria verso altre regioni o costringere al ricorso alle strutture private. È il solito discorso del cane che si morde la coda.

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