«Ripristinare le condizioni di sicurezza della Strada statale 106 nel tratto che attraversa località Poggio Pudano». È questo il senso della nota che il Compartimento Polizia stradale della Calabria ha inviato all'Anas e al Comune di Crotone. Il sollecito fa seguito al sopralluogo che i tecnici del ministero dell’Interno hanno eseguito all'indomani dell'incidente stradale autonomo che il 14 maggio scorso ha provocato la morte di tre cacciatori di Reggio Calabria mentre stavano tornando, a bordo di un pick up "Ford Raptor", da una gara di caccia che s’era tenuta nella zona di addestramento cani a Cirò. La vettura, come si ricorderà, è sbandata per poi precipitare in un canale di scolo per l'acqua piovana profondo 7 metri. Da qui il richiamo della Stradale ad entrambi gli enti affinché, ciascuno per le proprie competenze, ripristinino «lo stato dei luoghi» nei punti della "106" dove s'è verificato il sinistro fatale, così da «garantire le condizioni di sicurezza della circolazione» alla luce delle criticità riscontrate. Infatti - si legge nella missiva - dagli accertamenti condotti dal personale del Viminale è emerso che «il canale» che scorre lungo il chilometro 241,950 «è privo di sistemi di protezione» in grado di «proteggere la fuoriuscita di autoveicoli e persone» dalla strada. A destra della carreggiata, nel senso di marcia Taranto-Reggio Calabria, in corrispondenza del bivio per via Isola Capo Rizzuto, è posizionato un guard-rail che versa «in pessimo stato d'uso» perché «già danneggiato presumibilmente da altri sinistri stradali» e «coperto parzialmente dalla folta vegetazione». Mentre a sinistra della carreggiata, «il canale è delimitato dalla carreggiata da una ringhiera in ferro tubolare» in «pessimo stato d'uso» in quanto è «gravemente danneggiata nella parte centrale», al punto da risultare inidonea «a proteggere la fuoriuscita dei veicoli» dalla strada e «priva di omologazione».
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