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Lamezia, i fanghi nell’area industriale «una porcheria radioattiva»

Nuovi particolari emergono dall’inchiesta della Dda. Nella sede della “G&D Ecologica” stoccati e miscelati rifiuti provenienti da vari comuni sia dalla Campania che dalla Sicilia

«Stasera si forma una laguna qui, una porcheria radioattiva», «… hanno scaricato i fanghi per pulire le vasche… hanno tappato i tombini e ora l’acqua non se ne va…». Sono solo alcune delle affermazioni captate dai carabinieri nell’ambito dell’inchiesta “Fangopoli” che ha svelato un presunto traffico illecito di rifiuti nell’area del Lametino e che ha portato all’esecuzione di venti misure cautelari. Tutto ruoterebbe intorno alla società “G&D Ecologica”, nei cui capannoni erano presenti varie tipologie di rifiuti, che sarebbero stati “miscelati”, così come confermerebbe una telefonata intercettata il 12 ottobre del 2021, avvenuta tra Antonietta Vescio Campisano (finita ai domiciliari) e l’autista Alfredo Gaetano. La donna, nell’apprendere dal dipendente che erano in corso le operazioni di scarico dei rifiuti arrivati da Scicli (Ragusa), in vista della successiva pulizia dei cassoni dei camion, «commenta sarcastica “stasera si forma una laguna qui, una porcheria radioattiva”, ben consapevole delle conseguenze causate dalle attività di illecito trattamento dei rifiuti, trovano conforto nel suo interlocutore».
Secondo il gip, l’illecita attività di stoccaggio prolungato e movimentazione di rifiuti presso la “G&D Ecologica” causava «non pochi inconvenienti», uno fra tutti il «propagarsi di emissioni maleodoranti nei dintorni del sito», collocato all’interno della zona industriale di Lamezia. Nell’ordinanza si legge che i principali protagonisti del traffico illecito si «prodigavano per adottare ogni tipi di accorgimento volto a contenere il problema». In particolare, in una intercettazione la Vescio Campisano dice a un dipendente di cominciare le operazioni «da quelli (rifiuti, ndr) che non fetono per favore». Dopo circa due ore un altro dipendente contatta la donna per chiede quale cassa di fanghi di depurazione bisognava svuotare per prima, ottenendo l’ordine di trattare prima «quelli di Battipaglia li dovete togliere tutti che sono quelli più fetori, più fetore possibile…».

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