La seconda sezione della Corte di Cassazione, ha annullato con rinvio l'ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip di Catanzaro, Arianna Roccia, a carico dell'avv. Gennaro Pierino Mellea.
La kafkiana vicenda, nata da una indagine della Dda di Catanzaro, chiamata "Ultimo Atto", aveva portato il pm Domenico Guarascio a richiedere la misura dell'arresto nei confronti del professionista (accolta in parte, poiché erano stati disposti gli arresti domiciliari), sulla base di circostanze inveritiere e sconfessate dalla suprema corte, che ha riconosciuto che il professionista si era limitato a fare il suo lavoro di avvocato.
La difesa, costituita dagli avv. Enzo De Caro, Vitaliano Leone, Magda Mellea e Concetta Nunnari, è riuscita a dimostrare l'assurdità dell'accusa e l'errore giudiziario in cui è incappato l'avvocato.
Catanzaro, inchiesta "Ultimo atto": annullata con rinvio l'ordinanza di custodia cautelare per l'avvocato Gennaro Pierino Mellea
La seconda sezione della Corte di Cassazione ha riconosciuto che il professionista si era limitato a fare il suo lavoro di avvocato
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