L’incidente stradale nel quale hanno perso la vita due lavoratori serresi, avvenuto domenica scorsa sulla Trasversale delle Serre ripropone in modo serio è imprescindibile la necessità di provvedere, urgentemente, a rendere la strada, per tutto il tragitto, più sicura.
Lo chiede il Comitato “Trasversale delle Serre- 50 anni di sviluppo negato”, che da lustri si sta battendo tenacemente per il completamento di questa importante arteria a scorrimento veloce la quale, allo stato, è solo parzialmente aperta e funzionante.
Un tema che torna tristemente d’attualità, all’indomani del tragico incidente in cui a perdere la vita nei pressi dello svincolo per Simbario sono stati Bruno Vavalà, di 23 anni e Nicola Callà, di 60, entrambi di Serra San Bruno, i quali stavano rientrando a casa dopo una notte di lavoro svolto in un paese del reggino come camerieri (per l’incidente è stato eseguito un arresto). Sul tragico incidente, il presidente del Comitato Fioravanti Schiavello ha espresso parole di dolore e di cordoglio per le vittime e, nello stesso tempo, si è impegnato affinché la Trasversale, fortemente voluta dalle popolazioni dei comprensori interni, sia messa al più presto in sicurezza.
«Chiediamo – ha affermato Schiavello – che la stessa venga dotata di tutti gli accorgimenti di sicurezza per limitarne la velocità, nonché di autovelox che penalizzino coloro che questa arteria percorrono come se fosse una pista di formula 1. Questo Comitato si farà interprete del diritto collettivo alla sicurezza denunciandone alle autorità il costante pericolo».
L’eccesso di velocità è, infatti, una delle cause più comuni che provoca incidenti mortali. Ma Giuseppe Valentino, segretario generale Filcams Cgil Calabria, a margine del drammatico incidente, punta il dito sulla politica.
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