La visione della nuova governance dell’Università “Magna Graecia”. La crescita dell’Ateneo, l’aumento degli spazi per la didattica e le residenze, il tasto marcato sulla qualità - dei docenti e dei ricercatori -, l’integrazione con l’Azienda “Dulbecco” che va di pari passo con lo sviluppo del sistema sanitario catanzarese e, per forza, della sua Facoltà di Medicina e delle Scuole di specializzazione, il rapporto con la città che tutto deve essere tranne che conflittuale, il dualismo stimolante con l’Unical. È un discorso a 360 gradi quello portato avanti dal neo rettore Giovanni Cuda e dai direttori dei quattro dipartimenti dell’Umg, Aquila Villella, Francesco Luzza, Pasquale Mastroroberto e Arturo Pujia nove giorni dopo le elezioni e con circa quattro mesi d’anticipo (il rettore l’1 novembre, i direttori il 9 ottobre) sull’ufficializzazione degli incarichi. «I prossimi sei anni saranno decisivi per tutti gli Atenei, quindi anche per il nostro, noi siamo a pronti a raccogliere la sfida di costruire un’Università ancora più competitiva», ha spiegato Cuda.
Con Catanzaro
«Una maggiore presenza dell’Ateneo nella città e nel territorio è uno dei pilastri del nostro programma, ci tengo particolarmente – ha detto –, ma allo stesso tempo chiedo ci sia una reciprocità, perché è una strada da percorrere in entrambi i sensi per trovare punti di incontro e di contatto nei quali le nostre competenze e il nostro potenziale siano al servizio della città, e i servizi della città possano essere utili alla crescita e allo sviluppo del nostro Ateneo». Il successore di De Sarro così come i direttori dei dipartimenti si sono soffermati a lungo sui progetti, i finanziamenti e le idee per migliorare le strutture didattiche e residenziali (ne parliamo nell’articolo in basso), fondamentali per migliorare il rapporto sempre controverso con Catanzaro. È vero che la governance dell’Università Magna Graecia è stata scelta nel solco della continuità con quella precedente, però sono inevitabili anche alcune novità: «La continuità è un elemento che mi guiderà, accanto a questo serve l’innovazione per cui stiamo ragionando sulla possibilità di attivare nuovi Corsi di laurea e rendere più attrattivi quelli esistenti», ha aggiunto Cuda, che poi si è soffermato sulla possibilità di realizzare un ospedale veterinario e un Corso di Medicina veterinaria, ma pensa pure a nuovi Corsi umanistici, possibilmente nel centro storico del capoluogo. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Catanzaro