Catanzaro, Crotone, Vibo

Lunedì 20 Gennaio 2025

Catanzaro, assalto al caveau: in abbreviato altre cinque condanne

Nuove condanne per la rapina milionaria al caveau della Sicurtransport avvenuta nel dicembre del 2016 alle porte di Catanzaro e che fruttò 8 milioni di euro. Ieri il gup del Tribunale di Catanzaro Sara Mazzotta al termine del processo con rito abbreviato ha condannato Rocco Mannolo, a 7 anni, 5 mesi e 23 giorni di reclusione; Giuliano Mannolo, a 6 anni, 8 mesi e 27 giorni; Vincenzo Santoro, a 6 anni, 8 mesi e 27 giorni e Paolo Lentini, a 7 anni, 5 mesi e 27 giorni, accusati a vario titolo di rapina con l’aggravante della mafiosità per aver agevolato la ‘ndrangheta «insistente nel territorio di Catanzaro, Mesoraca, San Leonardo di Cutro, Petilia Policastro e territori limitrofi». Un quinto imputato Carmine Fornaro rispetto al quale, il pm al termine della requisitoria aveva chiesto l’assoluzione, è stato condannato a 8 mesi di reclusione, pena sospesa, per false dichiarazioni ad un difensore. Il collegio difensivo era composto dagli avvocati Luigi Falcone, Roberto Coscia, Giorgio Vianello Accoretti, Tiziano Saporito, Giuseppe Fonte e Mario Lucente. La società Sicurtransport che si è costituita parte civile era rappresentata dall’avvocato Pasquale Ledonne. Squadra mobile e Procura antimafia di Catanzaro ricostruirono il blitz in stile paramilitare eseguito da 15 persone armate di kalashnikov. Intorno alle 21.50 del 4 dicembre di sei anni fa, il commando prese d’assalto la sede della “Sicurtransport” dove erano custoditi oltre 100 milioni di euro: auto incendiate e chiodi sulle strade furono usati per bloccare ogni via d’accesso. L’irruzione nel caveau si concretizzò sfondando un muro con la benna di un escavatore, mentre alcuni “jammer” (disturbatori di frequenze) vennero impiegati per bloccare le comunicazioni in un’area di diversi ettari. In appena 50 secondi i rapinatori furono in grado di portar via oltre 8 milioni di euro prima dell’arrivo delle forze dell’ordine. Seguì la fuga del gruppo di fuoco su un’auto e un furgone, lanciato a folle velocità nel greto del fiume Corace, in quel periodo in secca. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Catanzaro

leggi l'articolo completo