Si alza il livello dello scontro tra il Comune di Crotone ed i sindacati della partecipata Akrea. Ieri il sindaco, Vincenzo Voce, ha chiesto all’azienda di fornire tutti i dati sull’astensione di domenica per capire se si è trattato o meno di interruzione di pubblico servizio. Voce ha inoltre proposto alla prefetta Franca Ferraro, se non ritenga opportuno convocare un incontro tra le parti dopo la decisione dei lavoratori della società in house di non raccogliere i rifiuti urbani la domenica e nei giorni festivi. Sempre ieri Il Consiglio d'amministrazione dell'azienda ha preso le distanze dalla scelta degli operai. L’ennesimo braccio di ferro che risale a tre giorni fa, quando la rappresentanza sindacale di Akrea (Cisl, Uil, Flaica, Fiadel e Cobas) ha comunicato che – nel rispetto del contratto di servizio – i dipendenti non avrebbero più raccolto la spazzatura di domenica. Una presa di posizione, che ha mandato su tutte le furie il primo cittadino. Voce ha tacciato come «illegittima» la scelta, tant’è che già domenica ha autorizzato in via eccezionale i commercianti del lungomare di via Cristoforo Colombo e viale Gramsci a conferire l'immondizia nei bidoni dell’indifferenziata per i disagi creatisi in poche ore. Voce s'è quindi rivolto alla prefetta evidentemente per contestare e cercare dei bloccare il disservizio che è destinato a proseguire in futuro. Invece il Cda della società con una nota firmata da Antonio Bevilacqua (presidente) e da Maurizio Vulcano e Giuseppina Affatato (consiglieri) ha ribadito che la presa di posizione dei sindacati è stata adottata «in piena ed esclusiva autonomia senza alcuna preventiva ed adeguata comunicazione né approvazione dell'organo amministrativo societario». Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Catanzaro