Sembrava una trattativa semplice, invece si è rivelata complicatissima. Alla fine tutto è andato come doveva andare, ma è stato un lavoraccio: Andrea Ghion ritorna al Catanzaro dopo il lungo tira e molla innescato dall’inserimento – forte, concreto – del Pisa. Il club ha fatto tutto ciò che poteva e anche di più, aumentando il proprio sforzo economico. Il direttore sportivo Giuseppe Magalini ha compiuto il blitz decisivo, negli ultimi due giorni, intensificando il dialogo con il Sassuolo e con lo stesso calciatore. Le Aquile rischiavano di perderlo, ora devono solo accoglierlo a braccia aperte: l’arrivo del calciatore in città è previsto in giornata. Le garanzie tecniche e tattiche, l’esborso della proprietà (non dimentichiamo che Ghion ha un contratto col Sassuolo a parametri da Serie A), anche il legame che lo stesso ventitreenne ha costruito, nella passata stagione, con la famiglia Noto, i dirigenti, l’allenatore e il suo staff, i compagni di squadra e i tifosi hanno di nuovo inclinato il piano verso Catanzaro. Sono state necessarie tutte queste cose insieme, perché se ne fosse mancata anche una sola, il ragazzo sarebbe andato al Pisa. Ghion aveva proposte da mezza Serie B, l’unica che l’ha fatto vacillare è stata quella dei toscani. E ci mancherebbe, avrebbe ricevuto uno stipendio molto più alto e giocato in una squadra che dovrebbe puntare alla promozione. Con gli stessi argomenti offerti al giocatore, ai quali si è unito il forcing del tecnico Aquilani, il Pisa era pure riuscito a convincere il Sassuolo e sperava di strappare il sì conclusivo. Che non c’è stato e non ci sarà. Ghion si trasferisce in prestito secco in giallorosso, proprio come un anno fa. E proprio come un anno fa il play è pronto a ricevere da Vivarini le chiavi della squadra. Solo che lo farà in Serie B, dopo essersi rilanciato in C: il palcoscenico superiore è quello in cui ha meritato di stare e dove il Sassuolo si aspetta che maturi il giusto per riportarlo, nella prossima annata, alla casa madre. Fra lui, Pontisso e Pompetti, la cabina di regia del Catanzaro ha piedi sicuri, gioventù e cervello. Ghion è il pezzo forse più importante per il motivo più facile da intuire: conosce a memoria ciò che gli chiede il coach abruzzese. Certo, anche Pontisso è nella stessa condizione, ma non è improbabile vederli uno a fianco dell’altro, magari dall’inizio di una partita. Vedremo, c’è un intero ritiro da affrontare e tanti test da eseguire. Ieri è stata la seconda giornata di visite mediche cui si sono sottoposti i calciatori. Davide Veroli ha salutato i tifosi via social, mentre nel pomeriggio è stato annunciato il prestito dalla Fiorentina di Dimo Krastev. In giornata tocca a quello dell’esterno Andrea Oliveri dall’Atalanta. Per l’altro viola nel mirino, Alessandro Bianco, non c’è più niente da fare. La mezzala non verrà al Catanzaro, ma non andrà nemmeno al Bari o al Pisa: la sua scelta è ricaduta sulla Reggiana. Per quel ruolo, comunque, c’è tempo per intervenire. Nel frattempo, i giallorossi possono consolarsi con il ritorno di Ghion.