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Calabria, truffa alla Regione sui contributi europei: arriva l'archiviazione per i fratelli Muraca

I giovani imprenditori di Cicala erano indagati per avere percepito circa 125mila euro di fondi per finanziare l'avviamento di nuove imprese agricole senza averne diritto

Erano stati indagati nella presunta truffa ai danni della Regione Calabria per avere percepito contributi europei per finanziare l'avviamento di nuove imprese agricole senza averne diritto. L’inchiesta della Procura di Catanzaro guidata da Nicola Gratteri, che ha coordinato l’attività dei militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Catanzaro, era nata a seguito di una segnalazione quali beneficiari di agevolazioni erogate dalla Regione quali “giovani agricoltori” che presentavano profili di studenti universitari fuori sede ritenuti del tutto incompatibili con la possibilità di condurre un’impresa agricola.

Nello specifico, Ivan Muraca avrebbe aperto una partita Iva nel gennaio 2017 per poi partecipare all’avviso pubblico per i “giovani agricoltori” senza avere mai comunicato all’Inps l’impiego di manodopera regolare. Dopo qualche problema, la domanda è stata accolta e al giovane sono stati elargiti 124.477,62 euro. Gli inquirenti contestavano a Muraca che, nonostante la formale qualifica di giovane imprenditore agricolo, proprio nel 2017 si era iscritto a Ingegneria alimentare all’Università della Calabria e risultava dimorare stabilmente nel comune di Rende: nel 2019 e nel 2020 risultava avere trascorso nel comune di Cicala, dove si trova l’azienda agricola di famiglia, rispettivamente 136 giorni e 168 giorni, quasi tutti localizzati nel periodo estivo. Ad occuparsi realmente dell’impresa agricola, sempre secondo l’accusa, era il fratello Antonio.

Accuse tutte franate dopo l’intervento dei legali dei fratelli Muraca, avvocati Gregorio Ferrari e Frank Mario Santacroce che, attraverso una serie di documenti e istanze al Tribunale del Riesame, hanno dimostrato la regolarità e correttezza delle condotte dei due giovani imprenditori e la totale infondatezza delle accuse tanto che prima sono stati dissequestrati conti e somme, poi disposta la revoca della misura interdittiva del divieto di contrattare con la P.A. Infine il gip del Tribunale di Catanzaro Gilda Danila Romano ha depositato nei giorni scorsi il decreto di archiviazione, mettendo fine a questa vicenda giudiziaria.

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