Due settimane sono bastate. In estate, probabilmente, sono state anche troppe. Ed anche se più di qualche dubbio rimane ed in città la tensione si taglia a fette, l’annuncio che molti abitanti attendevano, nel pomeriggio di ieri, è finalmente arrivato. La sindaca Maria Limardo ha revocato le ordinanze con le quali aveva vietato nella zona di Moderata Durant, nei quartieri Affaccio e Feudotto ed in alcune zone adiacenti a queste, l’utilizzo di acqua per scopi alimentari e umani.
Dunque, dopo l’ordinanza del 3 luglio con cui si era vietato l’uso del prezioso liquido a tutta la città, la successiva ordinanza del 5 luglio per via della quale il divieto era stato limitato alle aree suddette, la terza ordinanza del 14 luglio, con cui si era concesso l’utilizzo dell’acqua solo per alcuni fini, finalmente la situazione è ritornata alla normalità. Si fa per dire… perché i residenti nei quartieri interessati, giunti nella mattinata di ieri al Comune e guidati da Luciano Gagliardi, rappresentante del Comitato civico, sono apparsi tutt’altro che convinti rispetto alla soluzione del problema. Il confronto con il capo dell’esecutivo e con l’assessore all’Ambiente Vincenzo Bruni (l’unico a metterci la faccia fino all’ultimo) si è rivelato aspro e denso di palpabile tensione. In buona sostanza, la sindaca ha comunicato ai cittadini che era pronta a revocare l’ordinanza di divieto ma anziché raccogliere la loro soddisfazione, è stata letteralmente interrogata rispetto all’esito delle analisi, ai risultati arrivati, alla loro attendibilità. Perché di numeri, in questa strana vicenda, soprattutto in relazione all’esito dei prelievi, continuano a circolarne pochi e non del tutto chiari.
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