C’è una città in subbuglio che attende le dovute spiegazioni e soprattutto le analisi chimiche da parte dell’Asp per sapere se davvero l’acqua che sgorga dai rubinetti sia tornata ad essere “se non potabile”, quantomeno utilizzabile per fini alimentari e umani. In diversi quartieri, infatti, da Moderata Durant ad Affaccio, fino a Feudotto, con tanto di aree adiacenti, permane più di qualche perplessità nonostante il sindaco abbia ieri revocato le precedenti ordinanze che vietavano, prima del tutto e poi in parte, l’utilizzo del prezioso liquido. Ad ogni modo, quantomeno ufficialmente, l’emergenza è stata dichiarata conclusa dal Comune. Anche se i residenti si sarebbero aspettati qualche rassicurazione in più dall’Amministrazione e dal sindaco che, invece, dopo essere stata affrontata da uno degli esponenti del Comitato civico, ha preferito lasciare la riunione, revocando qualche ora dopo il provvedimento che limitava il consumo d’acqua per la presenza di batteri coliformi. Una questione in… sospeso che ha fatto gridare allo scandalo diversi cittadini, tanto che più di qualcuno ha minacciato di rivolgersi agli organi competenti, tutt’altro che convinto delle “delucidazioni” offerte dal primo cittadino e dai suoi collaboratori. Cosa possa accadere nei prossimi giorni non è ancora chiaro. Quel che appare, invece, certo è che la situazione sembra essere ritornata ad una strana normalità, in attesa di avere conferme definitive sulla utilizzabilità dell’acqua, perché di potabilità in questa zona è quasi impossibile parlare da lustri. Il tutto mentre il canone idrico (pagato da poco più di un terzo dei cittadini) non solo continua ad arrivare, ma qualche mese addietro ha subito un aumento che sfiora il 9%. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Catanzaro