Isola Capo Rizzuto, abusi edilizi sulla costa a Marinella: ventisei condanne e due assoluzioni
Ventisei condanne e due assoluzioni. Così ha deciso ieri il giudice del Tribunale di Crotone, Alfonso Scibona, al termine del processo di primo grado scaturito dall'inchiesta “Vista mare” coordinata dalla Procura della Repubblica sui presunti abusi edilizi al “Villaggio camping Marinella” sulla costa di Isola Capo Rizzuto al confine con Crotone. Contestualmente, il magistrato giudicante ha disposto anche la confisca dei terreni sui quali sorgono le 25 casette del camping turistico ritenute irregolari e l'obbligo in capo ai proprietari di rimuovere le stesse. Gli imputati – tra cui figurano i gestori dello stabilimento (la famiglia Crugliano) ed i titolari dei manufatti - sono stati quindi riconosciuti responsabili, a vario titolo, di lottizzazione abusiva in aree sottoposte a vincolo paesaggistico e di falsità ideologica. Mentre i due tecnici finiti sotto accusa sono stati assolti dalla contestazione di falso ideologico. Il pubblico ministero Pasquale Festa aveva chiesto 24 condanne e 4 assoluzioni.
La sentenza
Francesco Crugliano è stato condannato a 7 mesi di carcere e a 30 mila euro di ammenda (pena sospesa); Alberto Crugliano e Maria Lucrezia Marino, a 4 mesi e 30 mila euro di ammenda ciascuno (pena sospesa solo Marino); Francesco Vincenzo Tucci, Antonio Senatore, Francesco Brunetti, Giuseppe Frandina, Susan Lorr, Antonio Compagnone, Antonio Scerra, Irene Curcio, Luigi Porchia, Maria Ruggiero, Amedea Ruggiero, Luca Ceraudo, Salvatore Scerra, Chiara Frandina, Salvatore Frandina, Antonella Pontieri Fazio, Aurelia Bisantis, Vincenzo Cortese, Antonio Saragò, Carmine Guarino, Pasquale Corigliano, Salvatore Patierno, Benedetta Marcella Scavo, a 2 mesi di reclusione e 20 mila euro di ammenda a testa (pena sospesa). Assolti: Giulio Felicetti e Libero Di Adamo. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Catanzaro