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Dopo Goletta Verde, l'appello da Lamezia: "Il mare merita più impegno"

L’area centrale della Calabria tirrenica “maglia nera” per la qualità delle acque. La discrepanza tra i dati dell’Arpacal e le analisi eseguite da “Goletta verde”

Il Tirreno calabrese, soprattutto quello antistante l’area centrale (il Lametino e ancor di più il Vibonese), ha conquistato la maglia nera riguardo alla salubrità delle acque marine con un alto numero di punti campione dove “Goletta verde” ha registrato valori oltre i limiti di legge. Un dato che ha contribuito a far sì che in Calabria risulti inquinato il 58% delle acque campionate dall’associazione ambientalista. Un risultato che ha provocato da un lato la reazione di Anna Rosa, dell’Associazione “Pinetamare insieme” impegnata, all’interno del gruppo “Uniti per il Golfo di S. Eufemia”, nel contrasto all’inquinamento marino; dall’altro l’appello del geologo Mario Pileggi del Consiglio Nazionale “Amici della Terra” il quale sottolinea che «le meraviglie del patrimonio costiero e dei mari della Calabria meritano più impegno da parte delle istituzioni pubbliche».
Anna Rosa pone l’accento su alcune questioni sottolineando che fin «dai primi giorni della stagione estiva, il mare sporco della nostra costa evidenziava che di tutti gli interventi strutturali annunciati dalla politica, nulla era stato realizzato». «Il necessario e urgente efficientamento degli impianti depurativi – osserva sconsolata l’esponente di “Uniti per il Golfo di Sant’Eufemia – evidentemente, non è stato mai avviato o comunque portato a termine; laddove sono arrivati, sempre che siano arrivati, i finanziamenti annunciati dalla Cittadella regionale».

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