Intervento straordinario doveva essere e intervento straordinario è stato. L’estate di palazzo “Luigi Razza” inizia a tornare serena. E martedì sera infatti la Commissione per la stabilità finanziaria degli Enti locali presieduta dal sottosegretario Wanda Ferro si è riunita al Viminale esaminando «con esito favorevole» la richiesta del Comune di Vibo. Via libera, dunque, all’adozione di misure straordinarie di risanamento per il ripiano del disavanzo ricostituito successivamente all’approvazione del bilancio stabilmente riequilibrato. E, a tal fine, la stessa Cosfel ha precisato che «a tal fine sono state individuate alcune misure che dovranno essere adottate dai suddetti enti e realizzate in un arco temporale non superiore ai venti anni». Se il disavanzo, dunque, è già diminuito da oltre 53 fino a 31.8 milioni di euro, la strada ora appare con meno ostacoli. Ergo, non si è fatta attendere la soddisfazione della sindaca Maria Limardo che, in questi mesi, ha fatto la spola da Roma. «Ancora una volta – ha sottolineato – è stata confermata la correttezza dell’operato di questa Amministrazione e la bontà delle procedure adottate per il risanamento economico-finanziario dell’Ente». Il Comune di Vibo aveva espressamente chiesto al ministero dell’Interno, con nota del 20 giugno «l’attivazione dei poteri straordinari collegiali del Governo previsti dalla Costituzione, per garantire l’unità giuridico-economica della Repubblica. Quanto richiesto – scriveva ancora il primo cittadino – è tanto più necessario al fine del rispetto della disciplina europea e della garanzia dei Livelli essenziali delle prestazioni». Dunque, da palazzo “Luigi Razza”, spiegano che «la decisione della Cosfel potrebbe rendere non più necessario il ricorso al Piano di riequilibrio pluriennale, già deliberato nel corso del Consiglio del 4 luglio». Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Catanzaro