Fondazione Betania in crisi, sit-in protesta a Catanzaro. Delegazione ricevuta dal sindaco: tutti a difesa del welfare
Protesta del Terzo Settore questa mattina davanti al Comune di Catanzaro. Le strutture socio-assistenziali che rientrano nell’ambito del capoluogo calabrese hanno manifestato questa mattina per lamentare i ritardi nel pagamento delle rette da parte dell’ente capofila e le conseguenti difficoltà a garantire l’assistenza ai pazienti e il pagamento degli stipendi agli operatori: al centro della vertenza, in particolare, la situazione di Fondazione Betania, da alcune settimane in liquidazione giudiziale a causa dei debiti contratti negli ultimi anni e a rischio fallimento. Il sit-in nelle ultime ore è stato al centro di una forte polemica tra il Terzo Settore ed esponenti dell’amministrazione comunale di Catanzaro, secondo cui invece il vero destinatario della protesta delle strutture dovrebbe essere anzitutto la Regione. Per Rosario Bressi, portavoce del Forum del Terzo Settore, «non si comprende il motivo di questa polemica, perchè il primo riferimento istituzionale che deve dare risposte è quello che materialmente riceve le fatture delle strutture socio assistenziali, in questo caso il Comune di Catanzaro, che è il Comune capo d’ambito. Certo, le responsabilità sono anche della Regione, che ha emanato un regolamento sulle strutture nel 2019 che va di proroga in proroga e probabilmente questa è la causa principale degli attuali disagi, ma questo non toglie che il primo riferimento delle strutture sia il Comune. Quanto a Fondazione Betania, la sua situazione preoccupa molto ma quello che preoccupa ancora di più è il fatto che come Betania si possono verificare altre gravi criticità per tutte le altre strutture se non c'è un cambio di passo. Il punto vero comunque - ha concluso Bressi - è che in gioco ci sono la dignità dei pazienti e la dignità degli operatori e delle loro famiglie: chi fa finta di non capire questo o parla solo di questioni burocratiche si sbaglia di grosso».
L'incontro con il sindaco Fiorita
Una delegazione del Terzo Settore è stata ricevuta dal sindaco, Nicola Fiorita, e dai responsabili del settore Politiche sociali del Comune di Catanzaro. Il confronto è stato schietto, aperto e sincero, così da non eludere nessuno degli aspetti che avevano indotto il Forum stesso a organizzare, sempre oggi, un sit-in davanti alla sede del Comune capoluogo. Il contraddittorio si è rivelato assai utile per la reciproca comprensione e il reciproco chiarimento tra le parti, ma soprattutto per sancire il dato di fatto che Amministrazione Comunale e Terzo Settore non sono l’uno controparte dell’altro ma rappresentano un’unica realtà a difesa del territorio e del welfare, che vive in questo momento un situazione oggettiva di crisi. Dall’altro lato, alla luce dell’ulteriore presa d’atto da parte del Comune delle difficoltà che vivono le realtà del Sociale e dei lavoratori che vi operano, si è concordato che subito dopo la pausa ferragostana il tavolo aperto oggi sarà riconvocato per approfondire tutti i nodi sul tappeto, facendo insieme leva nei confronti della Regione, maggiore interlocutore in questo momento, allo scopo di affrontare le problematiche scaturente dall’attuale regolamento, definito iniquo, che stanno sostanzialmente mettendo in ginocchio le strutture, non soltanto nell’Ambito Sociale di cui Catanzaro è capofila ma anche negli altri Ambiti calabresi. L’auspicio è di coinvolgere questi ultimi nell’interlocuzione che Comune capoluogo e Forum intendono avviare in settembre con l’Amministrazione Regionale.
L'intervento del consigliere regionale Ernesto Alecci a margine della manifestazione
"Raccogliendo l’invito, ho partecipato questa mattina al sit-in organizzato a Catanzaro per dare sostegno e vicinanza a Fondazione Betania e alle altre strutture socio-assistenziali che rischiano di chiudere per i ritardi accumulati nel pagamento delle rette da parte della Pubblica Amministrazione. Ho voluto portare anche la mia solidarietà sia ai tantissimi operatori delle strutture che per tanti anni hanno lavorato con sacrificio e professionalità con pagamenti e stipendi spesso in ritardo, sia agli utenti e alle loro famiglie che riescono ad andare avanti ogni giorno tra mille difficoltà proprio grazie all’impegno di questi operatori". Lo ha affermato, in una nota, il consigliere regionale Ernesto Alecci. "Più volte in queste ultime settimane - ha proseguito Alecci - ho detto che il delicato caso di Fondazione Betania è un segnale molto pericoloso riguardo quello che può accadere all’intero comparto delle Politiche Sociali in Calabria. Un comparto che troppo spesso gira a vuoto, caratterizzato dall’incapacità della Regione di spendere le tante risorse disponibili, da una scarsa pianificazione e da processi troppo lenti. Una macchina burocratica troppo pachidermica che rischia di mettere in ginocchio definitivamente un settore già a corto di ossigeno. Se le opere pubbliche o altri interventi strutturali, sebbene importanti per le comunità, possono anche essere rimandati di qualche stagione, la grande partecipazione alla manifestazione di oggi ci dimostra, invece, quanto sia necessaria una presa di responsabilità immediata da parte di tutti i soggetti coinvolti in questi processi. Da Sindaco di Soverato e Presidente dell’Ambito Sociale ho toccato con mano quanto sia importante dedicare a questo settore tempo e risorse. In Calabria - ha concluso Alecci - esiste realmente il pericolo dell’esplosione di una bomba sociale. Non è più possibile rimandare: tantissime famiglie in condizioni di fragilità hanno bisogno di risposte certe e definitive".