Catanzaro, Crotone, Vibo

Mercoledì 22 Gennaio 2025

“Non giocare con quella terrona!”. Lo sfogo dell'attrice calabrese Vittoria Belvedere: “Discriminata quando da Vibo arrivai in Brianza”

"La dimora in cui vivevamo ospitava esclusivamente famiglie provenienti dalla Brianza. Quando giocavo nel cortile con gli altri bambini, le loro madri li portavano via, ammonendo: 'Non giocate con lei, è una terrona'. Già il mio nome rappresentava un segno di provenienza dal sud, e poi mio fratello rispondeva al nome di Santino, mio padre si chiamava Giuseppe, e mia madre rispondeva al nome di Maria...". L'attrice Vittoria Belvedere, in una dettagliata conversazione con il Corriere della Sera, descrive l'impatto che ebbe quando si trasferì al Nord, essendo nata in Calabria a Vibo Valentia, da una famiglia di agricoltori. "Intorno ai 7 o 8 anni e ho sperimentato un vero e proprio razzismo, a causa della mia origine meridionale: una calabrese emigrata nella regione brianzola". "Queste esperienze non sono state piacevoli", continua Vittoria Belvedere, "a volte mi sentivo imbarazzata, ma sinceramente, non ne sono rimasta particolarmente scossa. In fondo, non ho mai avvertito un reale isolamento. Innanzitutto, ho avuto e ho ancora oggi una famiglia molto unita alle spalle, che mi ha difeso, esortandomi a non dare peso alle cattiverie altrui... inoltre, avevo anche un'amica con cui giocare senza problemi. Più volte mi è capitato di essere definita terrona calabrese e, crescendo, come tanti altri ragazzi, ho vissuto episodi di bullismo. Con il tempo, però, ho compreso che i bambini che mi prendevano in giro non lo facevano per cattiveria... in sostanza, non era colpa loro, ma dipendeva dalle influenze delle loro famiglie... E ora, ripensando a tutto ciò, sorrido. Non mi sono mai permessa di rinnegare le mie origini, anzi, ne vado fiera".

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