L’esordio al “Ceravolo” della seconda giornata di campionato è ancora in dubbio. Nonostante il tour de force fatto in questi due mesi dall’amministrazione comunale (e dalle ditte impegnate nei lavori), il Catanzaro e i suoi tifosi potrebbero essere costretti a traslocare a Lecce per una o due partite, quelle in programma il 27 e il 30 agosto contro Ternana e Spezia. Indicato come impianto di casa alternativo in attesa di completare gli interventi di omologazione, il “Via del Mare” sembra destinato a diventare lo scenario del debutto delle Aquile per una questione di… “elettricità”. Le operazioni di rifacimento del terreno di gioco sono praticamente terminate, quelle per la ridistribuzione e la creazione di nuovi spazi sulle tribune, nella palazzina e dietro gli spalti anche, solo che non è ancora stato sciolto il nodo sull’impianto di illuminazione, una delle tre condizioni da cui non è possibile derogare per avere l’ok all’utilizzo dello stadio da parte della Lega B. Ieri, comunque, sono stati consegnati i cavi elettrici – particolari – necessari a collegare le nuove lampade a led installate sulle torri faro ai quadri elettrici (cambiati pure questi). Rispettare la data di consegna del materiale era fondamentale perché per il montaggio servirà qualche giorno, poco meno di una settimana e l’operazione non è tanto semplice come attaccare una spina alla presa di casa. Inoltre, vanno ancora montati led sulla copertura della tribuna e sulla palazzina che dovranno essere rivolti verso il campo in modo da illuminare meglio (per esigenze televisive) alcune zone non adeguatamente coperte dalle torri faro. L’impresa (la “City green light”) può farcela, ma il punto interrogativo resta e inquadra in modo negativo la sicurezza che circolava qualche mese fa nei corridoi di Palazzo De Nobili, quando preoccupavano molto di più i lavori sul campo. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Catanzaro