Spilinga, è ancora polemica sul concerto di Fred De Palma. La minoranza: "Il sindaco è completamente fuori traccia"
"Ci aspettavamo che il Sindaco Marasco rispondesse ai nostri interrogativi circa la cattiva figura rimediata in occasione del concerto di Fred de Palma, ma di certo non ci attendevamo una risposta così fuori traccia e vergognosa. Ed infatti, di fronte alle legittime interrogazioni relative all’organizzazione del “concerto beffa”, sollevate dai consiglieri del gruppo di minoranza guidato da Silvano Contartese e dalla consigliera del gruppo autonomo Laura Pontoriero, il Sindaco Marasco, anziché rispondere ai quesiti posti, ha ritenuto opportuno dilungarsi soltanto in risposte elusive oltre che offensive ed irrispettose". E' quanto si legge in una nota dai consiglieri del gruppo Spilinga Nel cuore, Silvano Contartese, Pasquale Pugliese, Annunziato Dotro e dalla consigliera del gruppo autonomo, Laura Pontoriero. "Il Sindaco Marasco, d’altronde, ha fatto come lo studente a cui l’insegnante chiede di Leopardi e quest’ultimo, non conoscendo affatto il poeta citato, inizia a parlare invece di Foscolo, come si suol dire <<nci dumandi ciciri e rispundi favi>>. Lo stesso, del resto, piuttosto che rispondere sulle gravi responsabilità organizzative, puntualmente evidenziate dai gruppi di minoranza, ha esclusivamente cercato di elogiare la sua amministrazione offendendo, al contempo, i sottoscritti. Siamo stati rimproverati - affermano gli esponenti della minoranza - di fare politica spicciola, di non esserci congratulati con gli organizzatori dello “nduja village” per gli eccellenti risultati raggiunti e, per di più, di aver svenduto l’orgoglio Spilingese. "Ora, dinanzi a tali gratuiti rimproveri che rimandiamo al mittente, nostro malgrado, ci vediamo costretti ad esporre alcune considerazioni. Innanzitutto, gli scriventi, da sempre si sono mossi esclusivamente nell’interessi di tutti i cittadini Spilingesi; giammai hanno offeso gli avversari politici nonostante il loro modus operandi poco trasparente e lineare e mai sono entrati nell’ambito della sfera personale. Di fronte alla mala gestione della cosa pubblica portata avanti dalla giunta Marasco ne hanno, semplicemente, denunciato la più completa inettitudine. Un’ amministrazione arrogante che vorrebbe mettere il bavaglio all’opposizione e che assume atteggiamenti superbi e vendicativi nei confronti di chi non li ha sostenuti e né li sostiene; un’amministrazione che esalta l’ego personale di qualcuno e che, a discapito anche dell’intera comunità, continua a mettere al primo posto del suo agire politico soltanto il suo apparire. Basta, tuttavia, esaminare i fatti per capire che questa giunta non è assolutamente capace di amministrare. Non è stata mai capace, da sola, ad affrontare un problema; interviene sempre in ritardo e sempre dopo che la minoranza, rispettosa del proprio ruolo, l’ha più volte sollecitata ad una soluzione. Così è stato per il problema dell’acqua sporca, sorto il 20 luglio, dichiarata però non potabile con apposita ordinanza solo a partire dal 27 luglio, e solo dopo che questa opposizione già cinque giorni prima ne aveva denunciato la potenziale pericolosità per l’incolumità pubblica. Così è stato per il degrado e l’abbandono in cui versava il cimitero comunale, come già precedentemente evidenziato, che è stato parzialmente e superficialmente risolto solo dopo la denuncia pubblica di questo gruppo. Così è stato pure per il nuovo statuto comunale che, solo grazie alla partecipazione indispensabile della minoranza richiedente, e dopo oltre un anno, nonostante i palesi errori perpetrati , potrà definitivamente trovare adeguata e democratica approvazione. Così, infine, è stato per la serata dell’11 agosto per la quale il Sindaco Marasco, solo dopo l’articolo dei gruppi di minoranza e a distanza di ben 14 giorni, ha ritenuto finalmente opportuno scusarsi con tutto il pubblico pagante per il grande disagio arrecato. Ciò però, in notevole ritardo e, a dispetto di quanto rassicurato dal superficiale vicesindaco, senza dare alcuna risposta a tutti coloro che, a differenza dei più ostinati che hanno atteso oltre tre ore, ancora oggi aspettano il legittimo rimborso promesso pure dal dott. Franco Barbalace alla presenza delle forze dell’ordine. Pertanto, nell’attesa dell’azione legale della quale però non vi è traccia agli atti del Comune, sarebbe il caso di rifarsi al grande Totò il quale era solito affermare “E io Pago”. Per quanto riguarda l’ulteriore rimprovero relativo alla circostanza che non ci saremmo congratulati con il comitato della 47^ Sagra della ‘nduja, rileviamo quanto segue. Innanzitutto non è nostra caratteristica essere adulatori, né tantomeno strumentalizzare determinate circostanze per accattivarci la simpatia di alcuno. Anche perché crediamo che chi è chiamato a svolgere seriamente un ruolo “politico o sociale” lo deve compiere a prescindere dal facile e scontato plauso. Ciò che guida le nostre azioni - si legge ancora nella nota - è esclusivamente il bene della collettività e il senso di responsabilità che sentiamo di avere nei confronti della cittadinanza in virtù del mandato elettorale di cui siamo stati investiti. Mai abbiamo preordinato i nostri comportamenti per secondi fini, a differenza di quanto fatto dal sindaco Marasco che ha iniziato a frequentare Spilinga e la parrocchia per fini esclusivamente elettorali. Il nostro dovere è quello di fare opposizione, sulla base di una politica laica, e di segnalare eventuali malfunzionamenti; continuiamo ad avere a cuore la tutela del bene comune e auspichiamo la partecipazione attiva di tutta la cittadinanza alle scelte socio-politiche del paese. Principi e valori che certamente non contraddistinguono l’amministrazione Marasco. Del resto, come fa tale amministrazione a definirsi unita e compatta quando è stata già abbandonata dall’assessore Laura Pontoriero? Piuttosto, di fronte alla palese mistificazione dei fatti e al continuo sviare sulle legittime domande poste dagli scriventi ci verrebbe forse da dire che il sindaco Marasco, o chi per lui, ha organizzato eventi a pagamento soltanto per nascondere la sua incapacità ad attrarre appositi finanziamenti. Forse il sindaco Marasco, o chi per lui, (vicesindaco Dott. Franco Barbalace), ha avuto timore ad organizzare eventi gratuiti per non incorrere negli errori di un passato non molto lontano… Infine, sull’orgoglio spilingese, ci limitiamo soltanto a ribadire che mai gli scriventi hanno svenduto le loro origini; sono gli attuali amministratori, al contrario, che con i loro comportamenti hanno dimostrato inequivocabilmente il loro disinteresse verso il nostro paese adottando, come nel caso di Fred De Palma, iniziative scellerate ed irrealizzabili che hanno pesantemente offeso il buon nome di Spilinga. In conclusione, egr. Sindaco, la finisca di dire che pubblichiamo articoli solo perché siamo arrabbiati per aver perso le elezioni. Lo sappiamo - concludono i consiglieri di minoranza - che in ogni competizione elettorale c’è chi vince e c’è chi perde. Noi, è vero, abbiamo perso, ma abbiamo perso con dignità. Quella stessa dignità che dovrebbe indurLa ad abbandonare la fiera della vanità e, non avendo più il sostegno e l’appoggio dell’ex assessore Laura Pontoriero che Le ha consentito di vincere, a spingerLa ad immediate dimissioni".