Il Piano di riequilibrio sarà archiviato. Chi lo avrebbe mai detto! Dal 2019, dal tempo del commissario Giuseppe Guetta, il Comune pensa a questa procedura per risanare un debito che dagli iniziali 19.5 milioni era arrivato ad essere quantificato in circa 40 milioni di euro, per poi tornare a scendere poco sotto i 32 milioni grazie agli interventi dello Stato in favore degli Enti in difficoltà finanziarie. Una sorta di panacea che dovrà necessariamente essere superata in nome dell’adesione a nuove misure straordinarie di risanamento, previste dall’articolo 268, comma 2 del Tuel.
Nella fattispecie, con una precisa nota, risalente allo scorso 8 agosto «la Direzione centrale per la finanza locale – si legge nella proposta di delibera per il Consiglio comunale in programma per oggi ed in seconda convocazione per domani – ha reso noto che nella seduta del 25 luglio 2023, la Commissione per la stabilità finanziaria degli enti locali, ai sensi dell'art. 268, comma II Tuel, ha proposto le misure che saranno successivamente stabilite con decreto del ministro dell’Interno per il ripiano del disavanzo di amministrazione, da realizzare in un arco temporale pari a venti anni».
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