Lavori sul piazzale del costruendo teatro di Crotone, prima sono necessarie le indagini archeologiche

Prima servono indagini archeologiche da eseguire nel piazzale antistante al costruendo teatro "Vincenzo Scaramuzza". Solo dopo spazio alla ripresa dei lavori di riqualificazione del sito. Così ha stabilito la Soprintendenza Archeologa, Belle arti e Paesaggio per le province di Crotone e Catanzaro. L’articolazione del Mic, in una nota trasmessa venerdì, ha imposto al Comune di Crotone di effettuare «saggi stratigrafici di adeguate dimensioni e numero - si legge nella missiva firmata dalla soprintendente Stefania Argenti e dal funzionario archeologico Alfredo Ruga - per verificare, laddove le aree resteranno tombate dal calcestruzzo e laddove sono stati eseguiti gli scavi profondi con la conseguente costruzione di vasche e fontane, il possibile danneggiamento ai beni archeologici (stratificazioni e strutture) sepolti». Lo scorso 21 luglio l'ente che fa capo al ministero della Cultura ha disposto lo stop agli interventi all'indomani della segnalazione da parte di privati cittadini del ritrovamento nel cantiere di alcuni blocchi di marmo. Infatti, dopo un sopralluogo svolto sul posto dalla stessa Argenti, è emerso che il progetto varato dal Municipio era privo dell'autorizzazione della Soprintendenza. Da qui la decisione dell'amministrazione comunale guidata dal sindaco, Vincenzo Voce, di incaricare lo specialista Ernesto Salerno per redigere una relazione che è stata fatta recapitare alla Soprintendenza. E dalla documentazione inviata, è scritto nella nota di due giorni fa, è venuto fuori che «lo scavo per realizzare fontana e vasca di raccolta idrica» nel piazzale «ha raggiunto quote tali da intaccare le stratificazioni archeologiche e forse resti murari di età post-antica, stanti i rinvenimenti del 2006-2008 e la proiezione grafica proposta da Ernesto Salerno». Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Catanzaro