La Cgil ha richiesto un nuovo incontro urgente al prefetto Enrico Ricci per discutere della vertenza Sant’Anna hospital. Dopo mesi di silenzio assoluto e cassa integrazione a zero ore (ancora in corso) per i circa 350 dipendenti della clinica, l’organizzazione sindacale non si accontenta delle rassicurazioni fatte dal management dell’Azienda all’amministrazione comunale sul deposito – che sarebbe imminente – di un piano di risanamento per per il rilancio del Sant’Anna. «I dipendenti e il personale sanitario assistono sgomenti a un silenzio assoluto su ciò che sarà il suo divenire assistenziale e lavorativo», hanno scritto la delegata aziendale della Fp Cgil Iolanda Jannelli e il segretario generale per l’Area vasta Franco Grillo indirizzando il testo anche al sindaco di Catanzaro Nicola Fiorita, e in generale agli esponenti comunali «che si sono sempre interessati della vicenda», il presidente del Consiglio comunale Gianmichele Bosco e la vicesindaco Giusy Iemma, alla Digos, ai consiglieri comunali d’opposizione Valerio Donato, Stefano Veraldi e Gianni Parisi, all’Asp di Catanzaro e allo stesso Sant’Anna. «A prescindere dalla vicende giudiziarie, che sono state e continueranno ad essere oggetto di valutazione da parte della magistratura, in ragione della dichiarata sospensione dell’attività da parte dei vertici aziendali, a far data dal 19 aprile 2023, ci si interroga su quale sarà la sorte di un centro di eccellenza qual è il Sant’Anna hospital, del personale sanitario e non, che con la dovuta dedizione ha prestato attività lavorativa, da sempre, nell’interesse dei pazienti, volano principale delle prestazioni sanitarie erogate da professionisti di riconosciuta fama». Insomma, la questione è sempre la stessa: non si capisce quale futuro possa avere la struttura. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Catanzaro