Tutto da rifare. Ci sarà un terzo giudizio d'appello per lo stralcio processuale scaturito dall’operazione “Domino” della Procura di Crotone che ipotizzò l'esistenza di una bancarotta fraudolenta, della portata di 90 milioni di euro, collegata al fallimento delle società del “gruppo Esposito”. La Corte di Cassazione, ha annullato con rinvio ad un altro dibattimento di secondo grado le sei condanne inflitte il 25 marzo 2022 dai giudici del secondo grado di Catanzaro nell’Appello Bis. Si tratta infatti di un secondo annullamento in Cassazione, con rinvio dopo quello stabilito nel 2018 dagli stessi ermellini quando misero fine al troncone giudiziario principale con una serie di condanne diventate definitive. Diciannove mesi fa i giudici dell’Appello, confermando quasi totalmente l'impianto accusatorio ad accezione di qualche contestazione, ridussero le pene sulla base delle indicazioni arrivate dalla Suprema Corte. Ma due sentenze di secondo grado non sono state sufficienti per chiudere il procedimento “Domino”, per questo ora occorrerà attendere una terza pronuncia. Dovranno comparire davanti ad un’altra sezione della Corte d'Appello di Catanzaro: Salvatore Esposito al quale vennero comminati 8 anni di reclusione nell’appello bis; Gustavo Commodari (7 anni e 10 mesi); Vincenza Esposito (3 anni e 6 mesi); Antonio Carvelli (4 anni e 2 mesi); Vittoria Esposito (3 anni); Gianfranco Murgeri (2 anni). Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Catanzaro