Nuova stagione, vecchi problemi. L’autunno porta in dote dall’estate la questione che più di ogni altra rischia di alzare a dismisura il livello della tensione a Vibo. La carenza d’acqua, infatti, continua a farsi sentire. Specie nella frazione di Piscopio, una comunità a sè stante rispetto al capoluogo, i malumori sono ancora sotto gli occhi di tutti. E l’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Maria Limardo, è ancora il principale bersaglio dei cittadini. Se nei giorni scorsi il prezioso liquido era tornato a sgorgare dai rubinetti, negli ultimi giorni il problema si è ripresentato. “Siamo senz’acqua da quattro giorni”, protestava ieri uno dei residenti circondato da altri che non esitavano a rimarcare “lo Stato di abbandono nel quale siamo stati lasciati. Tutta l’estate a rifornirci d’acqua con le autobotti a pagamento, con bambini, anziani e disabili a vivere in condizioni ai limiti della sostenibilità”. La gente ha pregato per mesi Giove Pluvio ma neanche le prime piogge sembrerebbero aver invertito la rotta. Come non ha rappresentato una soluzione al problema, l’attivazione della nuova rete idrica che dovrebbe sostituirsi alla vecchia, onde evitare sprechi e speculazioni d’acqua. Insomma, a Piscopio l’acqua continua a mancare in alcune zone. Come pure è accaduto, nelle ultime settimane in altre frazioni, dove, tuttavia, il problema non sembra mostrarsi nelle medesime proporzioni. Peraltro, non è soltanto una questione d’acqua che manca. A Vibo e nel circondario vi sono zone in cui il prezioso liquido arriva ma risulta non risulta potabile.
Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Calabria
Caricamento commenti
Commenta la notizia