Tropea, nasce un comitato a sostegno del ponte sullo Stretto di Messina. "Vogliamo smentire 30 anni di menzogne su quest'opera fondamentale"
Sul Ponte dello Stretto si sono scritti, da oltre 30 anni, fiumi di parole, ma spesso non è stata detta la verità e vi è stata un’informazione del tutto tendenziosa ed errata. Seguendo l’esempio della Sicilia e del senatore Nino Germanà, nasce in Calabria, a Tropea, il "Comitato Ponte e libertà", con la presenza, tra gli altri, dello stesso parlamentare siciliano, del sindaco della città, Nino Macrì, del segretario della sezione della Lega di Vibo Mino De Pinto, del deputato Domenico Furgiuele e del Commissario Regionale Lega, Giacomo Francesco Saccomanno. L’obiettivo è quello di smontare trent'anni di menzogne su quest’opera fondamentale per lo sviluppo della Calabria, della Sicilia e del Mezzogiorno e dare voce a cittadini e imprese che rifiutano l’assistenzialismo come fonte di sussistenza». E’ quanto riferisce una nota della Lega Calabria. L’iniziativa è in programma domani a Tropea alle 16 nel palazzo dell’Antico Sedile dei Nobili, in piazza Ercole. «La pace fa ponti e garantisce prosperità - ha detto Germanà- la guerra e la povertà e l’odio e l’ignoranza fanno saltare i ponti, le gallerie e tutto ciò che favorisce l’unione dei popoli. Ponte e libertà è uno slogan apartitico che unisce due concetti fondanti dell’articolo 1 e 16 della Costituzione della Repubblica Italiana, fondata sulla democrazia, il lavoro, la libertà di movimento uguale per tutti i cittadini italiani». Per il commissario leghista calabrese Saccomanno «vi è la necessità di dare un punto di riferimento della verità tecnica e scientifica, anche ovvia, sul fatto che un ponte sia meglio di una nave e sui vantaggi della realizzazione di tutte le infrastrutture che danno libertà, migliorano la vita dei cittadini e ne favoriscono l’integrazione culturale e la crescita economica e sociale. Sotto lo slogan 'Ponte e libertà' il Comitato intende accogliere tutta quella parte del territorio che, al di là dell’appartenenza politica, vuole l'infrastruttura, dando voce alle classi meno abbienti che per spostarsi da e per la Sicilia viaggiano di notte in pullman perché non si possono permettere altro. Insomma, il ponte sullo Stretto come grande attrattore e acceleratore per tutto quanto sia necessario allo sviluppo della Mezzogiorno (strade, autostrade, ferrovie e alta velocità) e sì alla libertà di fare impresa in modo competitivo e di vivere del proprio lavoro, invece di puntare sull'assistenzialismo. 'Ponte e libertà' è un Comitato aperto a tutti gli italiani, a Comuni, enti, sindacati e associazioni, che potranno aderire, anche, attraverso i social».