«La sera della spedizione punitiva Cataldo Cornicello ha raccolto più persone che poteva» per poi andare a sparare contro l'abitazione di un allevatore 51enne, ha ribadito il collaboratore di giustizia, Gaetano Aloe, fornendo da una località segreta dalla quale era videocollegato la sua versione dei fatti sul "Far west" che, nella notte tra il 13 e 14 agosto 2022, infiammò le vie adiacenti al lungomare nord di Cirò Marina. Immediata è arrivata la replica dello stesso Cornicello che è intervenuto dal carcere di Ancona dov'è detenuto: «Quand'è accaduta la sparatoria il collaboratore era in carcere. Quindi come ha fatto queste dichiarazioni al pubblico ministero?». Ieri mattina, davanti al Tribunale di Crotone, è andato in scena il botta e risposta tra il pentito ed uno degli imputati del processo di primo grado che vede alla sbarra sette persone per l'azione armata messa a segno lo scorso anno per futili motivi. Oltre a Cataldo Cornicello, sotto accusa ci sono Dennis Cornicello, Gianfranco Musacchio, Pasquale Passarelli, Francesco Dell’Aquila, Antony Dell’Aquila e Salvatore Dell’Aquila. Devono rispondere di detenzione abusiva e porto illegale in luogo pubblico di armi clandestine e comuni da sparo, ricettazione, danneggiamento aggravato, devastazione e saccheggio: tutti reati aggravati dal metodo ‘ndranghetistico. «Mia moglie non ha mai interloquito con il collaboratore», ha ribattuto Cornicello nel contestare ancora una volta Aloe. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Catanzaro