Una nuova perizia medico legale per fare ulteriore luce sulla «dinamica» dell’aggressione a Davide Ferrerio e sulle lesioni che il 22enne bolognese subì nel pestaggio dell’11 agosto 2022 per mano di Nicolò Passalacqua. Così ha deciso ieri il Tribunale di Crotone nell’udienza del processo di rito ordinario che vede imputati Anna Perugino, 42 anni, e Andrej Gaju, 35enne romeno, per concorso anomalo in tentato omicidio per aver preso parte alla spedizione punitiva che ridusse in fin di vita Ferrerio mentre si trovava in vacanza nel capoluogo pitagorico. Sussistono «ancora dubbi», ha spiegato il presidente del collegio giudicante Edoardo D’Ambrosio nel disporre l’accertamento tecnico che verrà eseguito da un accademico dell’Università di Bari. Ferrerio, come si ricorderà, venne preso a calci e pugni per un errore di persona da Passalacqua, 23 anni di Colleferro, che il 21 aprile scorso è stato condannato col rito abbreviato a 20 anni e 4 mesi di carcere per tentato omicidio pluriaggravato. Il giovane fu assalito perché scambiato per colui - poi risultato essere Alessandro Curto, 33enne di Petilia Policastro (nel Crotonese) - che flirtava sui social con la ragazza (all’epoca 17enne) della quale Passalacqua s’era invaghito. A riguardo, Anna Perugino - madre della giovane - ieri ha rilasciato dichiarazioni spontanee in aula. «È un incubo dal quale non mi sveglio», ha detto l’imputata in videocollegamento dal carcere dov’è detenuta. «Per quale motivo sono implicata nella spedizione punitiva – ha aggiunto – per l’amore di mia figlia e per un complimento fatto a lei?». Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Calabria