«Vergogna», «Questo è un pastrocchio». Il dirigente della Provincia, Alfonso Cortese, aveva appena finito di illustrare la nuova bozza del piano di dimensionamento scolastico quando dalla sala Paolo Borsellino del Palazzo di via Mario Nicoletta s'è levata la protesta dei docenti dell'istituto nautico tecnico Ciliberto-Lucifero di Crotone. Il motivo? Anche il programma rivisitato dall'ente intermedio, col quale verranno ridotte le autonomie da 37 a 29 dal 2024 con la ripartizioni degli indirizzi didattici, prevede uno scorporamento dell'istituto tra il neonato Polo di Isola Capo Rizzuto ed il Polo di Cutro. Nulla di confortante rispetto alle obiezioni sollevate sul contenuto della prima bozza. Da qui la rabbia dei professori manifestata nel corso della Conferenza d'ambito convocata dal presidente della Provincia, Sergio Ferrari, che ha radunato sindaci, dirigenti scolastici e sindacalisti del comparto scuola per discutere della bozza di dimensionamento, che è stata rielaborata dopo le critiche le osservazioni dei giorni scorsi. Il piano, prima di diventare esecutivo, dovrà essere approvato dal Consiglio provinciale e infine dalla Regione. Rispetto ai propositi iniziali messi nero su bianco dall'ente intermedio, è stato "salvato" il Pertini-Santoni di Crotone che continuerà ad avere la sua autonomia senza perdere indirizzi (in prima battuta il liceo artistico doveva essere accorpato al liceo Pitagora di Crotone). «È mancata la concertazione e stiamo andando incontro alla chiusura di una scuola», ha lamentato la docente Rossella Frandina del Ciliberto-Lucifero. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Catanzaro