"Ho sempre lavorato col codice in mano e non ho mai guardato in faccia le persone per decidere cosa fare, conosco bene i poteri forti e la massoneria deviata, so cosa sono gli sgambetti, per tanti anni ho mangiato pane e veleno. So perfettamente dove hanno cercato, dove cercano e dove cercheranno di dare botte, in questi anni ho avuto spalle larghe e nervi d'acciaio, sono stato provocato tante volte, anche in modo rozzo e scomposto, non ho mai perso la pazienza e ho pensato... poveretti". Queste parole dell'ormai ex procuratore capo di Catanzaro Nicola Gratteri, pronto a dirigere la Procura di Napoli.
Dure le sue parole contro un "sistema" che gestisce dall'alto e che più volte, fa intendere, ha cercato di colpirlo.
E' stata Veronica Calcagno a leggere, commossa, il saluto dei pm della Procura: "E' stato un onore immenso lavorare con te, sappiamo che questo ufficio ti mancherà, come tu mancherai a noi, ma faremo tesoro di questi anni porteremo avanti il tuo, il nostro progetto. Ti auguriamo di realizzare progetti straordinari e importanti, ma siamo certi che lo farai e che i tuoi nuovi sostituti ti vorranno bene tanto quanto noi, ma sappi che quella che oggi ti saluta è e sarà la tua Procura per sempre, questa è la frase che abbiamo inciso nel rilievo che ti consegniamo e che simboleggia uno dei momenti più significativi per la città di Catanzaro per il tuo ineguagliabile impegno, per cui ti ringraziamo".
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