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Piano di dimensionamento scolastico: lo stop che fa sperare gli istituti di Vibo

Mega-plessi e realtà distanti accorpate: proposte considerate illogiche

Il dimensionamento scolastico subisce una seria frenata in Calabria. E a tirare momentaneamente un sospiro di sollievo sarebbero anche le 11 scuole del Vibonese, sottodimensionate, che finirebbero per essere accorpate ad altri istituti. A prevederlo è un emendamento al Decreto Caivano, ormai prossimo all’approvazione, presentato in Senato dal parlamentare Ernesto Rapani, a seguito delle sollecitazioni giunte da dirigenti scolastici, insegnanti e genitori che hanno sollevato la questione dell’accorpamento di vari istituti con la conseguente perdita di dirigenze e di segreterie , dunque, di personale amministrativo.
Il risultato sarebbe l’accorpamento tra scuole che probabilmente non hanno nessun legame tra di loro, né a livello strutturale né a livello infrastrutturale. L’emendamento prevede, pertanto, una deroga per tutte le regioni del Sud. Deroga che andrebbe a salvare tante situazioni complicate pure nel Vibonese, dove il Piano, bocciato dal Consiglio provinciale, prevede una sforbiciata se possibile maggiore che in altri territori. E l’accorpamento di istituti posizionati a diversi chilometri di distanza l’uno dall’altro. Infatti, dal centro all’entroterra si assisterebbe a un vero e proprio stillicidio.
Basti pensare che un istituto storico come il Comprensivo Murmura-Trentacapilli andrebbe ad essere accorpato all’Amerigo Vespucci di Vibo Marina che comprenderebbe pure la scuola di Briatico. Risultato, una scuola che dal capoluogo arriverebbe fino alla costa, con scuole di realtà differenti aggregate senza una precisa logica. Stessa sorte per la storica scuola media Garibaldi-Buccarelli, destinata all’accorpamento alla “Don Bosco”.

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