Dopo il bis, si prospetta il tris. E allora ecco che domani potrebbe essere il giorno decisivo per l’attivazione in Calabria di un terzo corso di laurea in Medicina. Martedì mattina, infatti, alla Cittadella, è in programma la riunione del Coruc, acronimo che sta per Comitato regionale universitario di coordinamento della Calabria. È l’organo all’interno del quale, per consuetudine, sono assunte le più importanti decisioni che riguardano il mondo accademico. Tra i punti all’ordine del giorno dell’incontro c’è proprio l’avvio della discussione sulle proposte di nuovi corsi di studio per l’anno 2024-25.
La novità delle ultime ore riguarda l’Università Magna Graecia di Catanzaro. Un decreto d’urgenza (bypassando Cda e Senato accademico) firmato dal rettore Giovambattista De Sarro, che il 1° novembre lascerà l’incarico per fare spazio a Giovanni Cuda, cristallizza l’attivazione dei corsi di laurea interateneo in Medicina, Infermieristica e Fisioterapia con la “Link Campus University”. Quest’ultima è un’organizzazione privata fondata dall’ex ministro Dc Vincenzo Scotti e che per anni ha nutrito l’ambizione (riuscendoci) di diventare un porto sicuro della politica e dei politici, una sorta di scuola per gli statisti del domani. Per pura coincidenza, l’accelerazione impressa dai vertici del campus di Germaneto arriva proprio a pochi giorni di distanza da un’inchiesta della Procura di Roma che ha sfiorato la “Link Campus University”, con l’ex prorettore, Carlo Maria Medaglia, peraltro designato e licenziato dall’Arpacal nel giro di poche ore dalla Giunta regionale calabrese, destinatario di una misura cautelare e accusato di frode fiscale su alcuni progetti di ricerca. Eventi, in ogni caso, che non hanno influito sulla tempistica dell’accordo ormai definito e sui quali l’ateneo privato della Capitale si è dichiarato parte lesa.
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