Vibo, i fratelli Mirabello uccisi in Sardegna: la Cassazione conferma vent'anni di carcere per Joselito e Michael Marras
La Corte di Cassazione, Prima Sezione Penale, all'esito del processo celebrato ieri, 25 ottobre, ha emesso sentenza definitiva nei confronti degli imputati Joselito Marras e Michael Marras, riconoscendoli in concorso tra loro, colpevoli del duplice omicidio dei fratelli Davide e Massimiliano Mirabello. La Suprema Corte ha dunque confermato definitivamente la condanna dei Marras, alla pena di vent'anni ciascuno di reclusione e alla sanzione della libertà vigilata per cinque anni, rigettando i ricorsi presentati dai difensori di Joselito (avv. Magliocchetti di Nuoro) e di Michael (avv. Goddi di Cagliari). La Suprema Corte ha inoltre confermato la condanna degli imputati al risarcimento dei danni in favore delle familiari delle vittime, costutitesi parte civile. Al processo in Cassazione hanno preso parte, in difesa delle parti civili, l'Avv. Salvatore Sorbilli per la moglie di Massimiliano Mirabello, Piano Luana ed i figli e per la sorella Mirabello Maria Adelaide, e l'Avv. Talarico per le sorelle Eleonora Mirabello (costituita parte civile unitamente al marito anche per i propri figli minori) e Caterina Mirabello. Ha preso infine parte al processo l'avv. Antonello Spada per l'associazione Penelope. Per i familiari erano presenti le sorelle delle vittime, Eleonora (assieme al marito), Maria Adelaide e Caterina. Gli avvocati di parte civile Sorbilli, Talarico e Spada hanno illustrato alla Corte di Cassazione i motivi per i quali era da rigettare il ricorso degli imputati, così come poi ha deciso la Cassazione. Si conclude così definitivamente una vicenda lunga e dolorosa che è iniziata nel febbraio 2020, con l'efferato omicidio dei fratelli Mirabello