Ci sono volute proteste, settimane di trattative e tre bozze rivisitate. Ma alla fine il Consiglio provinciale ha approvato il Piano di dimensionamento scolastico che a partire dal 2024 ridurrà le autonomie del Crotonese da 37 a 29. Ieri sera l'assise, che s'è riunita nella sala consiliare del Comune capoluogo, ha varato a maggioranza la revisione della rete scolastica dopo il via libera che, poco prima, aveva ottenuto dall'assemblea dei sindaci ad eccezione del primo cittadino di Crotone, Vincenzo Voce, che s’è espresso contro. Il programma di dimensionamento (che per essere esecutivo dovrà ricevere l'ok di Ufficio scolastico regionale e Regione) su tutti vedrà lo scorporamento dell'Istituto tecnico nautico "Ciliberto-Lucifero" che così perderà l’autonomia: il nautico "Ciliberto" sarà accorpato al "Donegani" per dare vita al polo tecnologico, mentre il "Lucifero" andrà con l’Ipsia "Barlacchi" per costituire un polo tecnico-professionale. Tra le novità figura anche la nascita del polo professionale di Isola Capo Rizzuto che, con gli attuali 281 studenti, sarà dotata di autonomia scolastica. Invece per le scuole dell'infanzia, elementari e medie, Crotone passerà da sette a quattro autonomie con altrettanti istituti comprensivi. «Questo è il frutto di un lavoro durato mesi – ha commentato soddisfatto il presidente della Provincia, Sergio Ferrari – nel corso dei quali ci siamo confrontati con sindaci, dirigenti scolastici, docenti e organizzazioni sindacali». Critico il sindaco Voce che da un lato ha puntato l’indice contro il piano di dimensionamento perché, tra le altre cose, costringerà i dirigenti degli istituti comprensivi a gestire scuole con 1.400 alunni; dall'altro ha accusato l'ente intermedio di «trascurare Crotone» tirando in ballo gli interventi di riqualificazione delle strade provinciali che escluderebbero il capoluogo. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Catanzaro